Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Rinnovo dei quartieri presentate le liste: in corsa anche 2 minori
I candidati sono 281, tra cui quattro immigrati. L’appello del sindaco: «Voto strategico per la città»
BASSANO E’ tempo di election day. Prima della scadenza elettorale delle amministrative previste per la primavera prossima, i cittadini di Bassano sono chiamati alle urne domenica 28 ottobre, per rinnovare i comitati dei 22 quartieri in cui è suddiviso il territorio comunale. I seggi saranno allestiti nelle sedi rionali e resteranno aperti dalle 9 alle
20.15. Chiuse le liste nei giorni scorsi, sono 281 i candidati per un posto nei consigli che, per statuto, devono avere dai cinque agli undici componenti. Un dato complessivo in linea con quello di tre anni fa, ma nettamente inferiore rispetto alle votazioni del 2006, quando le candidature avevano raggiunto quota 377.
Tra gli aspiranti di questa tornata figurano anche quattro stranieri (nei quartieri Angarano, Margnan, Merlo e Rondò Brenta) e due under 18 in lista per San Michele: Anita Pasqua Di Bisceglie, classe
2002, e Nicola Bonato del
2001. Lo statuto comunale consente anche ai sedicenni di votare e di candidarsi; se eletti, non hanno però diritto ad una carica (presidente o vice, segretario, tesoriere), possono solo ricoprire il ruolo di consiglieri. Dei 281 volontari in corsa, 66 sono donne: il drappello femminile più folto è quello del centro storico (otto). L’età media generale è di
50 anni, con la punta massima di 62 anni a San Marco e la minima di 33 a San Michele. Se nella frazione montana di Rubbio non è stato raggiunto il numero minimo di candidature (cinque) e quindi non si andrà alle urne — l’amministrazione nominerà un referente —, la campagna elettorale più accesa si annuncia quella di Angarano, dove sono 24 i volontari disponibili ad entrare nel direttivo rionale.
«Rappresentano l’espressione di diverse realtà e opinioni — spiega Gianni Castellan, presidente uscente e pronto a ripetere l’esperienza — ci sono diversi giovani ed è un segnale positivo». Segue, con 19 aspiranti, il quartiere Merlo, dove l’attuale presidente Fabio Beraldin cede il testimone: «Ho concluso il secondo mandato e, come da statuto, non posso più ricandidarmi. Sarò a disposizione per dare un contributo». In 18 si contendono invece un posto nel comitato sia del centro storico che in quello del quartiere San Bassiano. Soddisfatto per la disponibilità dei residenti Erio Piva, che guida il centro storico: spera che entrino nell’esecutivo rionale nuove leve per spingere sul ricambio generazionale. «In questa tornata siamo riusciti ad avere una lista che rappresenta tutte le età — osserva — c’è bisogno che il nuovo direttivo sia la sintesi di tutte le componenti sociali del nostro rione, particolarmente complesso da gestire e fragile per gli equilibri». Anche Piva, alla fine del secondo mandato, deve passare la mano: «Mi propongo come consigliere, se mi vorranno».
Superata la fase della raccolta delle candidature, rimane ora l’incognita del voto. Più volte in passato è capitato che in qualche quartiere l’affluenza non raggiungesse il quorum richiesto e sia stato necessario ripetere la votazione. Il sindaco Riccardo Poletto lancia un appello ai circa 38mila bassanesi chiamati alle urne affinché non perdano un’opportunità che rappresenta «un atto di democrazia». «I comitati di quartiere sono gli organi deputati a favorire il dialogo tra cittadini e amministrazione — ricorda Poletto —. Servono a indicare le problematiche locali a noi amministratori, permettendoci così di tarare le risposte. Il loro contributo è determinante nel mantenere vivo un dialogo costruttivo tra la popolazione e il governo della città».