Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Prof minacciato, sospesi i due bulli
Vicenza, il docente si è rivolto alla questura. Tra le prove anche il video dell’accaduto
VICENZA Sospesi, poi espulsi e assegnati a un’altra scuola. I due bulli sedicenni protagonisti del video filmato a gennaio in un istituto professionale di Vicenza, immortalati mentre minacciano e costringono un professore a uscire dalla classe, hanno subito la sanzione disciplinare più grave. Il caso è stato seguito anche dai servizi sociali del Comune. Sulla vicenda indaga la procura dei minori per violenza privata e interruzione di pubblico servizio.
VICENZA Sospesi senza obbligo di frequenza, poi espulsi e assegnati a un’altra scuola. I due bulli sedicenni protagonisti del video filmato a gennaio scorso in un istituto professionale di Vicenza, immortalati mentre minacciano e costringono un professore a uscire dalla classe, hanno subito la sanzione disciplinare più grave. Il caso è stato seguito anche dai servizi sociali del Comune di Vicenza: uno dei due – entrambi ripetenti - è uscito di scuola subito mentre per l’altro l’espulsione è stata decisa dopo ulteriori episodi gravi in aula. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo la procura dei minori di Venezia, ipotizzando i reati di violenza privata e interruzione di pubblico servizio.
«Questi ragazzi vanno seguiti, la politica della scuola è cercare di rieducarli assegnando loro dei servizi socialmente utili. Non sempre è possibile, dipende dall’attitudine degli studenti: in questo caso specifico siamo intervenuti pesantemente su quella prima. Sono state comminate sospensioni e poi provvedimenti disciplinari, due ragazzi sono stati espulsi». A parlare è il preside che reggeva l’istituto professionale vicentino dove è accaduto il fatto. Il dirigente da agosto è cambiato, il vecchio preside ora è alla guida di un’altra scuola superiore della provincia. Ma ricorda bene questa vicenda, che sta avendo anche strascichi giudiziari. Tre mesi dopo l’accaduto, lo stesso professore oggetto di bullismo è andato in questura a Vicenza a fare denuncia, assistito da un avvocato. Dopo di lui, la sua versione è stata avvalorata da altri colleghi docenti, che hanno testimoniato con la polizia l’accaduto.
Come si vede dalle immagini del breve filmato (c’è nel sito www.corrieredelveneto.it), quel mattino di fine gennaio il docente era in cattedra in un laboratorio. In aula c’era anche un altro professore, un insegnante tecnico-pratico (l’assistente di laboratorio). Il bullo poi espulso in via diretta si avvicina minaccioso alla cattedra, il professore tenta di mandarlo via e mette fra lui e il ragazzo la propria giacca. Poi cerca di svicolare, inseguito dal ragazzo e avvicinato anche da un altro giovane, il secondo che verrà espulso. Il ragazzo più minaccioso alza una mano, in tono di avvertimento al professore che corre verso la porta, mentre la classe si scatena: prima che esca qualcuno ride e grida «Bloccalo, all’angolo!». L’istituto e gli assistenti sociali hanno cercato di pensare anche alla rieducazione, oltre che alla punizione: lo studente più aggressivo ha subito la sanzione - l’espulsione e il ricollocamento in un altro istituto – ma allo stesso tempo è stato coinvolto nel progetto «Fuori da scuola», rieducativo. Quanto alle indagini, sarebbe in corso di valutazione anche quella dello studente che ha ripreso tutto con il cellulare.
Le aggressioni verso insegnanti di cui si ha notizia, nell’ultimo anno, in Italia sono state 36 e di queste cinque si sono verificate in Veneto. Fra i casi più gravi c’è quello dei ceffoni ad un insegnante di una scuola media di Paese (Treviso), aggredito dal padre e dal fratello di un ragazzino che aveva raccontato il falso, cioè che il prof gli aveva messo le mani addosso: il docente poi aveva scritto all’allora ministro Valeria Fedeli, segnalando come il ragazzo che aveva mentito non fosse nemmeno stato sospeso. Ma non mancano altri esempi: una professoressa a Selvazzano a giugno è stata colpita con uno schiaffo dalla madre di un alunno a cui aveva dato un 4. E nel Feltrino ad aprile una docente è arrivata addirittura a chiamare i carabinieri, per una classe ingestibile.
Intervento Dei due ragazzi si sono occupati anche i servizi sociali del Comune di Vicenza