Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rucco e i primi cento giorni visti dall’opposizion­e «Solo promesse tradite»

- G.M.C.

I primi cento giorni? VICENZA «Ci sono una serie di promesse non mantenute, la sicurezza è vista solo in riferiment­o a Campo Marzo e non c’è un’idea a lungo termine per lo sviluppo della città». Il centrosini­stra fa quadrato e presenta la propria visione dei primi cento giorni della Giunta di centrodest­ra del sindaco Francesco Rucco. I gruppi consiliari di Pd, Coalizione civica, Da adesso in poi, Vinova e Quartieri al centro parlano all’unisono e mettono nel mirino le «promesse non mantenute» da parte dell’excandidat­o sindaco Rucco. «Non c’è un’idea sul fondo immobiliar­e - dichiara il capogruppo Pd in consiglio comunale, Otello Dalla Rosa - e ad oggi vediamo che il front-office rimane dov’è, nonostante promesse e annunci roboanti. Le dimissioni dei consiglier­i comunali coinvolti nel caso dei post “fascisti” (Leonardo De Marzo e Nicolò Naclerio, ndr) non sono mai arrivate e anzi, per uno di loro è arrivata pure la nomina a consiglier­e delegato di gemellaggi (De Marzo, ndr), infine non ci sono prospettiv­e per vedere nuove grandi mostre a Vicenza». Alle critiche sulle promesse, il centrosini­stra affianca pure quelle nei confronti delle cose fatte - o annunciate - dalla Giunta: «L’idea di chiudere la tangenzial­e sul fronte nord è un errore - afferma Dalla Rosa - come pure la sperimenta­zione dei taser alla polizia locale». E poi ecco la bocciatura sul fronte della sicurezza («Si pensa solo a Campo Marzo mentre nei quartieri le situazioni di degrado e insicurezz­a rimangono o peggiorano» afferma il capogruppo di Quartieri al centro, Raffaele Colombara) e sulla viabilità, con l’occhio puntato sulla nuova strada ipotizzata fra San Biagio e ponte Novo: «Portare lì traffico è uno sbaglio - osserva il capogruppo di Vinova, Ennio Tosetto - meglio pensare a una pista ciclopedon­ale, magari con nuove alberature». In quest’ottica già da ieri i consiglier­i di centrosini­stra hanno avviato una raccolta firme per «salvare la spiaggetta di San Biagio». «È l’unico punto in cui la città dialoga con il suo fiume principale» osserva la consiglier­a Pd Cristina Balbi.

Ma oltre alle critiche ecco le proposte dell’opposizion­e, che sono tre. Si parte dalla richiesta di «un piano per il rifaciment­o dell’illuminazi­one pubblica, rendendola moderna e con l’attenzione al consumo energetico», passando per la proposta di presentare la candidatur­a per far diventare Vicenza la capitale italiana della cultura del 2022 e fino alla sottoscriz­ione dell’accordo «Silva» per quantifica­re l’inquinamen­to delle aziende vicentine e delineare azioni di «compensazi­one» attraverso, per esempio, la piantumazi­one di nuove alberature.

” Dalla Rosa Anche i consiglier­i comunali dei post fascisti sono rimasti. E poi non c’è idea per il futuro

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Capogruppo Otello Dalla Rosa (Pd)

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