Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Olimpiadi, a Cortina spunta un referendum
CORTINA La «benedizione» della candidatura di Cortina per i Giochi del 2026 arriva dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti dal Festival dello Sport di Trento. E a corollario, nello stesso giorno, spuntano altre due novità: la prima riguarda il possibile «no» di Stoccolma, per i dubbi del nuovo governo; la seconda, invece, è tutta ampezzana e riguarda una raccolta firme, presentata inaspettatamente al sindaco Gianpietro Ghedina, con la richiesta di indire un referendum con- sultivo per far esprimere gli abitanti di Cortina sull’idea di essere sede dei Giochi olimpici del 2026.
Ma andiamo con ordine. Giorgetti ieri a Trento è stato chiaro: «Milano, Cortina e Predazzo sono stati bravi a raccogliere la sfida delle Olimpiadi invernali. Si tratta di un’opportunità che deve essere raccolta. Ma deve esserci un approccio sobrio, ridotto all’essenziale perché un’Olimpiade non deve essere occasione per buttare i soldi ma per far trionfare lo sport e lasciare un’eredità al Paese».
Opportunità che diventa ancora più concreta con la presa di posizione di Stoccolma. Solo tre giorni dopo che il Cio ha inserito la capitale svedese tra le aspiranti insieme con Milano-Cortina e Calgary (Canada), i due partiti della nuova coalizione che amministra la città hanno annunciato che ai contribuenti non verrà imposta nessuna tassa in più per finanziare i Giochi.
Se Stoccolma si ritira, rimarranno in corsa solo Calgary, che dovrà affrontare un referendum il 13 novembre, e Milano-Cortina. «Stoccolma potrebbe tornare in pista per il 2030, o dopo», hanno detto i nuovi amministratori della ca-
pitale svedese.
Ma come Calgary, anche Cortina ora potrebbe confrontarsi con un referendum consultivo. I tempi tecnici ci sono: dall’accettazione della proposta della consultazione in consiglio comunale, in 3/4 mesi si può andare alle urne. Ed è già successo. Il 12 aprile 2015, infatti, Cortina si espresse sulla candidatura ai Campionati del Mondo di sci alpino 2021. In quella circostanza andarono alle urne 2.218 cittadini, il
44% dei 5.033 aventi diritto: i favorevoli furono 1.308, pari al
59.32%, mentre 897 votarono no, il 40.68%. Allora come oggi, a promuovere l’iniziativa è Roberta de Zanna. Nella lettera protocollata ieri in municipio a Cortina si chiede il «coinvolgimento di tutta la cittadinanza e le implicazioni per il territorio che derivano da tale decisione; la proposta non rientrava nel programma elettorale di alcuna lista e pertanto su di essa non si è sviluppato adeguato dibattito; la maggior parte delle città che intendono candidarsi a ospitare i Giochi verificano tramite referendum il sostegno della popolazione, tanto da poterla considerare una prassi ormai consolidata». Roberta de Zanna ricorda che lo stesso sindaco Ghedina, allora consigliere e di opposizione, manifestò l’opportunità di svolgere un referendum in vista della candidatura di Cortina ai Mondiali di sci 2021. «Ho il massimo rispetto e attenzione per questa richiesta - dice Ghedina - ho sentito il capogruppo di minoranza Giorgio Da Rin e presto valuteremo assieme le decisioni da prendere. La situazione è diversa da quella di tre anni fa, per i Mondiali. Oggi c’è una volontà condivisa da popolazione, categorie economiche e Comune. Incontrerò de Zanna, con la massima serenità e apertura, e valuteremo assieme i passi da compiere».