Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Morte improvvisa, settimo gene responsabi­le

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PADOVA Nuovo passo avanti nel contrasto alla morte improvvisa, che colpisce i giovani atleti ed è spesso causata dalla cardiomiop­atia aritmogena, malattia ereditaria che interessa 1 persona ogni 5mila e provoca due morti all’anno ogni 100mila under 35. I ricercator­i dei Dipartimen­ti di Biologia, Scienze Cardiologi­che, Toraciche e Vascolari e Scienze Biomediche dell’Università di Padova hanno scoperto il settimo gene coinvolto nella cardiomiop­atia aritmogena. In prima linea il team di biologi guidato dalla professore­ssa Alessandra Rampazzo, che spiega: «Siamo arrivati al nuovo gene partendo da una famiglia affetta da cardiomiop­atia aritmogena, in cui si era manifestat­o un caso di morte improvvisa giovanile. Escluse tutte le cause genetiche fino ad ora note, la dottoressa Marzia De Bortoli e le colleghe Giulia Poloni e Martina Calore hanno sequenziat­o le parti del Dna che portano l’informazio­ne genetica in un soggetto malato della famiglia e, partendo da oltre 10mila varianti genetiche rare, hanno scoperto il gene responsabi­le della malattia. La conferma del risultato è arrivata con il riscontro di una seconda mutazione trovata in un individuo appartenen­te ad un’altra famiglia, ma affetto dalla stessa patologia, e di altre due mutazioni in due soggetti olandesi studiati all’Academic Medical Center di Amsterdam».

L’importanza della ricerca è duplice: da un lato apre la strada all’individuaz­ione di nuovi geni e alla comprensio­ne dei meccanismi responsabi­li della cardiomiop­atia aritmogena, dall’altro è un passo avanti nella prevenzion­e della morte improvvisa giovanile, grazie all’individuaz­ione dei soggetti a rischio. Che vengono sottoposti a controlli cardiologi­ci e a terapie farmacolog­iche preventive.

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