Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«L’autonomia è al sicuro Lega migliore grazie a noi»

Diop, rappresent­ante degli stranieri: «Molti di noi se ne vanno via»

- di Marco Bonet

«Con noi l’autonomia è al sicuro». Così il ministro pentastell­ato Riccardo Fraccaro dopo l’annuncio della collega Stefani («La bozza a giorni nelle mani del premier») ed i timori di Matteo Salvini («Tra i Cinque Stelle c’è chi frena e non vuol cedere competenze»). Secondo Fraccaro dal M5S non arriverebb­e alcuna resistenza anzi: «Abbiamo spinto la Lega a fare meglio di quanto non fosse riuscita a fare in passato». E sulla quota delle tasse spiega: «Sarà garantito l’equilibrio dei conti pubblici e la solidariet­à nazionale».

VENEZIA Modou Diop è italiano, anzi, trevigiano. Però è nato in Senegal. Lui è vicepresid­ente della Consulta regionale per l’Immigrazio­ne che in questi anni ha lavorato gomito a gomito con l’amministra­zione regionale, spesso con soddisfazi­one reciproca. Oggi la figlia di Modou Diop si laurea in Scienze Politiche e il padre non nasconde l’orgoglio. Il sorriso, però, si spegne quando iniziamo a parlare del caso bonus libri. «Questa è una prova in più che in Veneto il clima è cambiato. Lo vedo ogni giorno. Mi capita che, salutando amici di vecchia data, ormai si voltino e prima di accorgersi che sono io dicano “No”, e intendono no, non ti faccio l’elemosina. Sì, il clima è sensibilme­nte cambiato qui, stiamo smantellan­do dieci anni di faticose conquiste». Nel merito del contributo all’acquisto dei libri scolastici per famiglie originarie di paesi non comunitari «Dico solo che impugnerem­o la norma in ogni sede, arriveremo fino alla Corte Costituzio­nale perché questa direttiva è una presa in giro nei confronti dei lavoratori che, lo dice Tito Boeri dell’Inps, non lo dico io, contribuis­cono a far funzionare questo Paese». Parlantina spedita, italiano preciso con

Si stanno smantellan­do dieci anni di diritti faticosame­n te ottenuti

appena qualche eco del francese coloniale del Senegal, Diop trattiene a stento la rabbia. «Ormai siamo arrivati ai cittadini di serie A e di serie B. Ma a pagare le tasse sono tutti, anche noi che la cittadinan­za ce la siamo sudata. Come si può pensare di rendere così dura la vita di famiglie che non nuotano certo nell’oro? Dobbiamo smettere di mandare a scuola bambini nati qui? La costituzio­ne prevede parità di dignità e di trattament­o per tutti i cittadini italiani. Ora le nostre antenne sono nuovamente alzate perché non ci sono dubbi che sia iniziato un periodo durissimo per la storia dell’immigrazio­ne in Italia». È un fiume in piena Diop, più preparato di molti altri anche sui decreti in itiniere a Roma. Sul decreto Sicurezza per dirne una: «Ma lo sa che in quel decreto si dice che un cittadino che la cittadinan­za l’ha acquisita e non l’ha avuta in dote alla nascita può perderla non solo in caso di condanne per terrorismo ma anche per reati come la violenza a pubblico ufficiale? Pezzo dopo pezzo stiamo perdendo le conquiste degli ultimi anni». E Diop ha le idee chiare sul perché. «La Lega al governo sta scientemen­te applicando un metodo, ormai in

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Portavoce Modou Diop

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