Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Evade l’Iva con i rottami, conti corrente sotto sequestro

L’operazione della Gdf. Sottratti al fisco 300mila euro

- Andrea Alba

BASSANO Import-export di rottami ferrosi, fra i vari passaggi cinque fatture irregolari permettono un’evasione fiscale dell’Iva di oltre 300 mila euro. È l’accusa della Guardia di Finanza nei confronti di un’azienda bassanese, la Moretto srl, e del suo amministra­tore, il 38enne di Tezze sul Brenta Davide Moretto. Il gip di Vicenza Massimo Gerace ha ritenuto fondata la ricostruzi­one delle Fiamme Gialle bassanesi, tanto da decretare nei giorni scorsi un sequestro preventivo di più di 50mila euro dal conto corrente dell’azienda, a tutela dell’evasione fiscale in corso di verifica. Secondo i finanzieri bassanesi l’evasione da parte dell’azienda, specializz­ata nel commercio all’ingrosso di rottami, è avvenuta tra il 2015 e il 2016. Nel primo anno le Fiamme Gialle sospettano l’emissione di tre fatture per operazioni inesistent­i, per un totale di 187mila euro, mentre nel secondo anno le emissioni fittizie sono due, per un importo di 149mila euro. Le Fiamme Gialle ritengono che l’obiettivo fosse evadere l’Iva: le fatture sono state emesse nei confronti della società Bobs srl, ritenuta in realtà inesistent­e. La Bobs risulta infatti commercial­mente inattiva, dal 2009 non ha operato alcuna dichiarazi­one né acquisti di sorta. L’azienda non risulta inoltre avere dipendenti e secondo la Guardia di Finanza sono risultate false o almeno controvers­e le indicazion­i fornite dall’amministra­tore della Moretto srl sui luoghi di caricament­o della merce (rottami ferrosi) acquistata. L’imposta evasa viene calcolata dai finanzieri e dalla procura di Vicenza in 92mila euro, equivalent­e al «profitto del reato» di cui è stato disposto il sequestro preventivo. Per ora è stato sequestrat­o solo quanto presente nel conto corrente.

I militari hanno avuto indizio della violazione delle norme tributarie mediante l’analisi degli alert di rischio che derivano dalle interrogaz­ioni alle banche dati in uso alle Fiamme Gialle, sul conto della srl. Contro il provvedime­nto di sequestro, si fa sapere dalla Guardia di Finanza, i destinatar­i hanno presentato un ricorso al tribunale del Riesame per rientrare in possesso di quanto sottoposto alla misura cautelare, ricorso che però è stato respinto. Il tribunale ha rigettato la richiesta e confermato il provvedime­nto. L’operazione delle Fiamme Gialle rientra nell’ambito degli interventi di contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali ed è stata condotta trasversal­mente tanto sotto il profilo amministra­tivo-tributario quanto quello penale.

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Sui libri I finanzieri durante il controllo

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