Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Evade l’Iva con i rottami, conti corrente sotto sequestro
L’operazione della Gdf. Sottratti al fisco 300mila euro
BASSANO Import-export di rottami ferrosi, fra i vari passaggi cinque fatture irregolari permettono un’evasione fiscale dell’Iva di oltre 300 mila euro. È l’accusa della Guardia di Finanza nei confronti di un’azienda bassanese, la Moretto srl, e del suo amministratore, il 38enne di Tezze sul Brenta Davide Moretto. Il gip di Vicenza Massimo Gerace ha ritenuto fondata la ricostruzione delle Fiamme Gialle bassanesi, tanto da decretare nei giorni scorsi un sequestro preventivo di più di 50mila euro dal conto corrente dell’azienda, a tutela dell’evasione fiscale in corso di verifica. Secondo i finanzieri bassanesi l’evasione da parte dell’azienda, specializzata nel commercio all’ingrosso di rottami, è avvenuta tra il 2015 e il 2016. Nel primo anno le Fiamme Gialle sospettano l’emissione di tre fatture per operazioni inesistenti, per un totale di 187mila euro, mentre nel secondo anno le emissioni fittizie sono due, per un importo di 149mila euro. Le Fiamme Gialle ritengono che l’obiettivo fosse evadere l’Iva: le fatture sono state emesse nei confronti della società Bobs srl, ritenuta in realtà inesistente. La Bobs risulta infatti commercialmente inattiva, dal 2009 non ha operato alcuna dichiarazione né acquisti di sorta. L’azienda non risulta inoltre avere dipendenti e secondo la Guardia di Finanza sono risultate false o almeno controverse le indicazioni fornite dall’amministratore della Moretto srl sui luoghi di caricamento della merce (rottami ferrosi) acquistata. L’imposta evasa viene calcolata dai finanzieri e dalla procura di Vicenza in 92mila euro, equivalente al «profitto del reato» di cui è stato disposto il sequestro preventivo. Per ora è stato sequestrato solo quanto presente nel conto corrente.
I militari hanno avuto indizio della violazione delle norme tributarie mediante l’analisi degli alert di rischio che derivano dalle interrogazioni alle banche dati in uso alle Fiamme Gialle, sul conto della srl. Contro il provvedimento di sequestro, si fa sapere dalla Guardia di Finanza, i destinatari hanno presentato un ricorso al tribunale del Riesame per rientrare in possesso di quanto sottoposto alla misura cautelare, ricorso che però è stato respinto. Il tribunale ha rigettato la richiesta e confermato il provvedimento. L’operazione delle Fiamme Gialle rientra nell’ambito degli interventi di contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali ed è stata condotta trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello penale.