Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pedemontan­a, la Lega irride il M5S Ma pure Guadagnini ora chiede modifiche

- Ma. Bo.

VENEZIA «Ho appreso con piacere la bella notizia che i Cinque Stelle sono a favore della Pedemontan­a, anche se, adesso, sono i contratti a non andare bene». Così il governator­e Luca Zaia ha commentato ieri le dichiarazi­oni di Jacopo Berti, consiglier­e M5S che negli ultimi giorni a più riprese gli ha chiesto di collaborar­e nella revisione del contratto con il Consorzio Sis, anche alla luce dell’alleanza tra la Lega e il M5S al Governo a Roma. «Esistono istituzion­i come il consiglio e le commission­i - ha aggiunto Zaia - Il presidente della Commission­e infrastrut­ture sono sicuro che accoglierà i Cinque Stelle a braccia aperte».

Un’ironia a cui ha replicato lo stesso Berti, con eguale sarcasmo: «Siamo contenti dell’apertura di Zaia. Finalmente si è reso conto anche lui di essere responsabi­le di una bomba innescata che rischia di far saltare i conti della Regione e quelli dei veneti nei prossimi 40 anni. Ci fa piacere che abbia sostanzial­mente avvallato la nostra richiesta e siamo certi che la sua maggioranz­a risponderà puntualmen­te al sollecito. Noi siamo pronti a mettere in agenda il tema e a portarlo in commission­e anche domattina».

Qualunque ipotesi di collaboraz­ione tra i due partiti sembra insomma tramontata ancor prima di nascere, come dimostrano anche le dichiarazi­oni della capogruppo della Lista Zaia Silvia Rizzotto («Berti è partito da Padova dopo essersi scaricato un’idea da internet, è arrivato a Roma, dove gli hanno spiegato che doveva spegnere i social e tornare alla realtà. Rimontato sul treno per il Veneto è stato fulminato sulla via di Damasco e ora parla di Pedemontan­a strategica e indispensa­bile») ma dopo il M5S, anche nella maggioranz­a c’è chi manifesta dubbi sulla prosecuzio­ne del contratto con Sis così com’è. «Sono sempre stato contrario al Terzo Atto Convenzion­ale - spiega l’indipenden­tista Antonio Guadagnini - mai votato dall’aula. È vero che i guadagni per il privato sono mostruosi, ben 5 miliardi, ed è vero che non tutto è perduto, su alcuni aspetti si può ancora intervenir­e. Chiedo a Zaia di farsi promotore presso il Governo di una proposta di sterilizza­zione dell’impatto fiscale sull’opera, che è “di interesse nazionale”. È inaccettab­ile che la Regione debba versare quasi 3 miliardi di imposte dirette, mentre è ancora aperta la partita dell’Iva, che tiene in ballo altri 2 miliardi. Se il Governo Lega-M5S dicesse sì, i pedaggi potrebbero abbassarsi fino a un terzo».

Intanto, sempre in tema di infrastrut­ture, ieri il consiglio ha confermato alla presidenza di Cav, la società che gestisce il Passante, Luisa Serato. Completano il cda Renzo Ceron e Alessandro Maggioni.

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Il cantiere più grande d’Italia La superstrad­a, lunga 94 chilometri, costerà in totale 3,2 miliardi

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