Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La Regione taglia la pubblicità ai giornali Il Pd: la stampa dà fastidio. La Lega: meglio il web
La maggioranza Zaia (il primo firmatario della proposta è il capogruppo della Lega Nicola Finco ma pare che l’input sia arrivato direttamente dalla giunta, sponda assessorato al Turismo), ha approvato ieri in commissione Bilancio un disegno di legge che rivede in modo radicale la spesa sostenuta dalla Regione per la pubblicità istituzionale dell’ente, con una forte riduzione, dal 50% al 15%, della quota minima d’investimento destinata ai quotidiani e ai periodici. «Da un lato il Governo azzera il fondo per l’editoria, dall’altro la Lega vuole tagliare in maniera drastica la quota di pubblicità istituzionale destinata alla carta stampata. È un doppio colpo preoccupante per la libera informazione - attacca il dem Graziano Azzalin -. In democrazia la stampa ha una funzione fondamentale come controllore del potere, invece qua viene considerata un fastidio, soprattutto quando non si adegua a essere megafono della propaganda di chi è al potere». Aggiunge Piero Ruzzante di Leu: «Il progetto di legge va in deroga rispetto alla legge nazionale, che stabilisce il limite minimo del 50%, ed è una discriminazione nei confronti della carta stampata. Non condivido, poi, che la giunta possa gestire ben il 70% delle somme in totale libertà». Replica Finco: «La Lega non ha nulla contro la carta stampata ma oggi la comunicazione è cambiata e i fondi a disposizione devono essere aperti anche ad altre piattaforme, specie se si pubblicizza il turismo».