Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Chi è il sindaco di Terrazzo? Per il web è il serial killer Stevanin

- di Matteo Sorio

VERONA Della serie: è il web, bellezza. È bastato un clic di quello che il vero sindaco di Terrazzo definisce «un povero ebete» per assegnare la più alta carica politica del piccolo paese della Bassa veronese (poco più di duemila abitanti, 50 km dalla città, 8 da Legnago) a Gianfranco Stevanin, il serial killer dei 6 omicidi negli anni Novanta, tutte donne le vittime, alcune tagliate a pezzi e sepolte proprio a Terrazzo in quello ch’era il vecchio podere dell’oggi 58enne condannato all’ergastolo.

C’è anche Verona, dunque, nella galleria degli incidenti di percorso di Wikipedia, l’encicloped­ia virtuale nata nel 2011 e modificabi­le (nel bene e nel male) da tutti i suoi utenti registrati – che in Italia sono 1,7 milioni. È andata così: qualcuno, alla voce «sindaco di Terrazzo», ha tolto il nome di Simone Zamboni, 44 anni, eletto nel 2014 con una lista civica a prevalenza centrodest­ra e oggi pronto a ricandidar­si, per sostituirl­o con Stevanin, dei cui tempi Zamboni ricorda peraltro tutto: «Sono della frazione di Begosso, abitavo a 2 km in linea d’aria da lui, avevo 18, 19 anni, correvo sull’argine e da lì vedevo le escavatric­i in cerca dei cadaveri. La comunità fu traumatizz­ata. Il povero ebete che ha fatto quel gioco su Wikipedia manca di rispetto a tutta la gente che visse quel trauma». Il problema è che pur essendo già stata corretta la pagina di Wikipedia in sé, chi digita «sindaco di Terrazzo» sul motore di ricerca Google ottiene tuttora la risposta sbagliata, quella lì. Il motivo prova a supporlo Maurizio Codogno di Wikimedia Italia, l’associazio­ne che promuove Wikipedia in lingua italiana: «La “knowledge” (conoscenza, ndr) di base di Google, quella che contiene le informazio­ni poi mostrate nel riquadro in alto a destra in una pagina di ricerca, sfrutta molto i dati di Wikipedia, non tutti ma quelli istituzion­ali di solito sì. La mia ipotesi è quindi che i “crawler” di Google, cioè i robot che continuano a girare per la rete in cerca di informazio­ni, siano passati per la pagina Wikipedia su Terrazzo nel periodo in cui il serial killer era stato indicato come sindaco. Per far modificare la descrizion­e a Google ci sarebbe in teoria una scritta “feedback” ma nella mia esperienza non vi sono mai riuscito».

Si può capire, allora, l’imbarazzo del sindaco Zamboni. Lui che racconta: «È già successo due volte in due mesi e non sappiamo come risalire all’autore. Immagino sia un giovane che assorbe informazio­ni senza sapere di cosa si parli. Ancora pochi anni fa andando allo stadio di Verona ho sentito inneggiare a Stevanin ed è un altro brutto gesto che ci fa capire in che direzione stia andando la società. Dove sta andando Internet? Non lo so: di certo è uno strumento utilissimo, ma anche molto pericoloso…».

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All’ergastolo Il serial killer Gianfranco Stevanin

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