Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’Accademia Olimpica sceglie Menti per la Roi ma voleva ancora Diamanti

- G.M.C.

VICENZA L’ultimo nome è arrivato e dunque la rosa, ora, è al completo. Ieri l’Accademia Olimpica ha designato il proprio nome all’interno del nuovo consiglio di amministra­zione della Fondazione Roi. Si tratta di Paolo Menti, 66 anni, professore di diritto commercial­e all’università di Padova e accademico olimpico dal 2009. È lui il volto che il consiglio di presidenza dell’Accademia ha indicato ieri come futuro consiglier­e della Fondazione di contra’ San Marco, anche se non è stata la prima opzione. Il Consiglio aveva infatti scelto un altro accademico, ovvero Ilvo Diamanti, attuale presidente (dimissiona­rio) della Roi, il quale però ha declinato l’invito. Da qui la designazio­ne di Menti, che rientra nel novero degli accademici appartenen­ti alla classe «Diritto economia e amministra­zione», la stessa di Diamanti. «È una scelta di altissimo profilo - dichiara il presidente dell’Accademia Gaetano Thiene - avvenuta all’unanimità da parte del consiglio di presidenza».

La nomina dell’Accademia era attesa da mesi e chiude il quadro dei quattro componenti che dovranno partecipar­e al primo Cda della Fondazione Roi, nella quale sarà indicato il quinto componente della Fondazione, e fra questi poi il presidente e il vice.

Due giorni fa il Comune, dopo un iter passato per un concorso pubblico, ha designato il nuovo dirigente del settore Cultura in Mauro Passarin, che come direttore dei musei civici avrà l’onere (di diritto) di sedere anche nel Cda della Roi. A lui si affiancano i componenti - già designati a luglio da Fai (Fondo ambiente italiano) e Diocesi di Vicenza - quali Giovanna Rossi di Schio e monsignor Francesco Gasparini.

Dunque, ora il quadro è completo. Si attende solo la convocazio­ne del primo Cda, che avvierà i lavori del principale ente di mecenatism­o culturale della città, fondato dal marchese Giuseppe Roi nel 1988 per sostenere Palazzo Chiericati e l’attività dei musei civici della città. Ma la nuova governance della Roi dovrà fare i conti con alcuni temi chiave. Innanzitut­to l’azione di responsabi­lità nei confronti dell’ex-cda guidato da Gianni Zonin nel periodo 2009-2016, durante il quale avvenne la maggior parte della compravend­ita di azioni dell’ex-Banca popolare di Vicenza, con conseguent­e perdita di valore e danno patrimonia­le multimilio­nario alla Fondazione. L’ultima seduta del Cda, a fine luglio, s’incagliò proprio sul voto all’azione legale, contro la quale si espressero Rossi di Schio, Gasparini e l’ex-consiglier­e Emilio Alberti.

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Sede La Fondazione è in contra’ San Marco

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