Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Aim aumenta servizi e fatturato ora si cerca il nuovo amministra­tore

Rucco: «Sarà un profession­ista o un manager». In calo le quotazioni di Vivian

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Il nome non c’è (ancora), ma ci sono il profilo, la tempistica, le previsioni. E quindi il quadro attorno al nuovo volto dell’amministra­tore unico di Aim Spa si va via via definendo.

L’amministra­tore attuale, Umberto Lago, ha infatti annunciato le proprie dimissioni, che saranno ratificate in occasione della prossima assemblea dei soci in programma il 26 ottobre. Il volto della persona che prenderà il suo posto, per ora, non c’è. Ma nella mente del sindaco Francesco Rucco il profilo è già definito: «Ci sono un paio di nomi in palio - afferma il primo cittadino - con un profilo di profession­ista oppure un manager-imprendito­re». Insomma, a Palazzo Trissino - socio unico di Aim - si valutano diversi curricula. Quel che è certo è che non ci sarà un «consiglio di amministra­zione» come richiesto, nelle scorse settimane, da Forza Italia: «Ritengo di nominare un solo amministra­tore unico - spiega Rucco - come fatto anche negli anni precedenti, perché il momento storico impone di razionaliz­zare i costi e non certo di aumentarli». Alcune indiscrezi­oni in città davano in lizza per il posto di vertice in Aim il leghista Gianfranco Vivian, ma ora le sue quotazioni sono in calo: «Era in pista» osserva Rucco. Infine, nell’insieme delle certezze va annoverata anche la tempistica: «Entro fine mese ci sarà il nome» annuncia il sindaco.

Nel frattempo, contra’ Pedemuro San Biagio ha presentato ieri i conti dei primi sei mesi di attività del 2018, con molti segni positivi. Innanzitut­to il valore di produzione (ovvero il fatturato generale del gruppo) che aumenta dell’8,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017, arrivando a quota 144,7 milioni di euro. Aumenta anche il risultato di esercizio, pari a 5,5 milioni di euro (+ 3,9 per cento sul 2017), come pure i ricavi dalle vendite di gas ed energia elettrica: il primo settore cresce del 5 per cento, il secondo del 7 per cento. Nei primi sei mesi dell’anno il gruppo ha investito, sul fronte tecnico, 8 milioni di euro, «necessari per potenziare gli impianti e aumentare gli standard di sicurezza dei servizi» fanno sapere da Aim.

«I risultati al 30 giugno scorso - dichiara Lago - confermano la capacità di Aim di sviluppare i propri business, aumentando la qualità dei servizi offerti e il fatturato, pur in presenza di condizioni difficili quali sono quelle rappresent­ate da un incremento del costo delle materie prime legato a condizioni climatiche anomale. Sono contento di lasciare a chi mi succederà un’azienda solida, che è premessa indispensa­bile per partecipar­e da protagonis­ta alla prossima sfida della “costruzion­e” di una grande multiutili­ty regionale del Veneto».

Il tema dell’aggregazio­ne di Aim con altre realtà sarà il grande tema con cui il successore di Lago dovrà fare i conti: sul piatto c’è già un progetto di fusione con la veronese Agsm, benedetto dalla precedente amministra­zione e in procinto di essere ripreso dall’attuale Giunta, non prima, però, di aver sottoposto i conti di Aim ad una “due diligence” che dovrebbe arrivare sui tavoli del Comune nelle prossime settimane. L’aggregazio­ne con l’azienda scaligera potrà portare alla nascita di un grande gruppo da 1,1 miliardi di euro di fatturato, con 2250 dipendenti e un bacino di utenti di oltre mezzo milione di persone.

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