Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La Nasa trova casa in Basilica Palladiana
Duecento giovani e 48 ore per una competizione digitale internazionale
VICENZA Oltre duecento giovani, quarantotto ore di tempo, sei tematiche e un’enorme banca dati a disposizione come quella della Nasa (Agenzia spaziale americana). Tutto questo per provare a sviluppare l’ingegno e trasformare quei dati in idee, applicazioni, prototipi. Chi ci riesce vince un montepremi da tremila euro, che sarà suddiviso sulla base dei progetti segnalati dalla giuria. Non è un gioco, ma quanto va in scena oggi e domani in Basilica. Si chiama «Nasa space apps challenge» ed è la manifestazione promossa e ideata dalla celebre agenzia spaziale, portata a Vicenza da Confartigianato e che coinvolge oltre 200 studenti vicentini e non solo. L’iniziativa, alla sua seconda edizione in città, è organizzata in contemporanea anche a Milano, Torino e Trieste, dove altri gruppi di studenti si cimenteranno nella stessa sfida. Per tutti ci saranno 48 ore di tempo - consecutive - e una connessione ultraveloce fornita per l’occasione fino all’interno del salone della Basilica, dove è organizzata la «competizione digitale». Gli studenti si sfideranno a suon di idee, codici e computer, su sei tematiche: dagli strumenti utili alla cittadinanza alle applicazioni per conoscere meglio la terra e fino al controllo delle dinamiche dei vulcani.
Oltre ai premi in denaro, ai primi due classificati sarà concessa la possibilità di approdare alla fase finale dell’iniziativa a livello internazionale, che in caso di vittoria consentirà anche di assistere a un lancio spaziale della Nasa negli Stati uniti. Ma c’è pure la soddisfazione di veder utilizzate le proprie idee: l’applicazione realizzata lo scorso anno dall’istituto Rossi è stata sperimentata dal comando di vigili del fuoco di Roma. Oggi la manifestazione prende il via con il collegamento in streaming del comandante della stazione spaziale internazionale, Luca Parmitano, mentre per l’evento sono stati coinvolti pure gli ospiti della pediatria del San Bortolo, che invieranno i disegni realizzati per l’occasione.