Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fa pagare in contanti la tassa rifiuti sospeso un dipendente comunale

Thiene, avrebbe intascato più di 20mila euro. Il sindaco: se vi è successo segnalatel­o

- Andrea Alba

VICENZA Si faceva pagare la tassa rifiuti (Tari) in contanti nel suo ufficio in Comune. E quei soldi sarebbero finiti direttamen­te nelle sue tasche, certamente non nelle casse del municipio. Per questo un dipendente pubblico di Thiene è stato sospeso dal servizio, su decisione dell’amministra­zione comunale. Al lavoro per capire le reali responsabi­lità dell’impiegato ci sono anche i carabinier­i di Thiene e la procura: si ipotizzano i reati di malversazi­one e appropriaz­ione indebita. Dalle prime stime si sospetta una sottrazion­e di più di 20mila euro.

Il sindaco Giovanni Casarotto, ieri, ha rivolto un appello pubblico a tutti i concittadi­ni che nei mesi scorsi potrebbero aver pagato la tassa rifiuti in contanti. «L’impiegato non appena scoperto è stato sospeso dal servizio – spiega il sindaco -, e sono in corso indagini per ricostruir­e le posizioni contributi­ve dei cittadini, in quanto tale fatto può ovviamente comportare disguidi, di cui l’amministra­zione si rende pienamente conto, ma è necessario che i fatti siano accertati in modo puntuale. Per questo motivo chiedo la collaboraz­ione di tutti coloro che avessero effettuato pagamenti in contanti della tassa rifiuti, presentand­osi presso l’ufficio tributi in municipio per denunciare l’accaduto». L’unica modalità corretta di pagare la Tari, infatti, è farlo attraverso un modello F24, quindi in posta, in banca o tramite l’home banking via internet. Certamente non dando del contante in mano altrui. La vicenda è emersa qualche tempo fa, quando dei cittadini stranieri sono andati in municipio per altri motivi. Parlando con alcuni funzionari comunali – non quello finito sotto accusa – gli stranieri hanno fatto presente che la Tari l’avevano già pagata in contanti, proprio negli uffici del Comune. L’affermazio­ne ha destato grande sorpresa in chi ha sentito, visto che non si trattava della modalità corretta. Il fatto è stato segnalato con discrezion­e alle forze dell’ordine ed è partita un’indagine che ha appurato che l’autore dell’illecito era un dipendente in forze all’amministra­zione comunale di Thiene da alcuni mesi (l’anno scorso non lavorava qui). Pare che a volte, dopo aver ricevuto il contante, il dipendente segnasse l’incasso nei registri comunali di fatto trattenend­o per sé il denaro.

«La situazione è stata da subito segnalata all’autorità giudiziari­a – dichiara Casarotto che, parallelam­ente agli uffici, sta effettuand­o i dovuti riscontri. Il fatto che siano in corso tali procedimen­ti mi impedisce al momento di dare informazio­ni più dettagliat­e. Del fatto sono stati informati tutti i consiglier­i comunali, convocati per un incontro urgente in municipio lunedì prossimo». Si ritiene che fra i truffati – e derubati non ci fossero solo stranieri, ma anche cittadini italiani residenti a Thiene. Il numero preciso delle vittime al momento non è definito.

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Indagini Un dipendente del Comune di Thiene chiedeva di pagare in contanti la Tari e poi intascava i soldi

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