Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Fa pagare in contanti la tassa rifiuti sospeso un dipendente comunale
Thiene, avrebbe intascato più di 20mila euro. Il sindaco: se vi è successo segnalatelo
VICENZA Si faceva pagare la tassa rifiuti (Tari) in contanti nel suo ufficio in Comune. E quei soldi sarebbero finiti direttamente nelle sue tasche, certamente non nelle casse del municipio. Per questo un dipendente pubblico di Thiene è stato sospeso dal servizio, su decisione dell’amministrazione comunale. Al lavoro per capire le reali responsabilità dell’impiegato ci sono anche i carabinieri di Thiene e la procura: si ipotizzano i reati di malversazione e appropriazione indebita. Dalle prime stime si sospetta una sottrazione di più di 20mila euro.
Il sindaco Giovanni Casarotto, ieri, ha rivolto un appello pubblico a tutti i concittadini che nei mesi scorsi potrebbero aver pagato la tassa rifiuti in contanti. «L’impiegato non appena scoperto è stato sospeso dal servizio – spiega il sindaco -, e sono in corso indagini per ricostruire le posizioni contributive dei cittadini, in quanto tale fatto può ovviamente comportare disguidi, di cui l’amministrazione si rende pienamente conto, ma è necessario che i fatti siano accertati in modo puntuale. Per questo motivo chiedo la collaborazione di tutti coloro che avessero effettuato pagamenti in contanti della tassa rifiuti, presentandosi presso l’ufficio tributi in municipio per denunciare l’accaduto». L’unica modalità corretta di pagare la Tari, infatti, è farlo attraverso un modello F24, quindi in posta, in banca o tramite l’home banking via internet. Certamente non dando del contante in mano altrui. La vicenda è emersa qualche tempo fa, quando dei cittadini stranieri sono andati in municipio per altri motivi. Parlando con alcuni funzionari comunali – non quello finito sotto accusa – gli stranieri hanno fatto presente che la Tari l’avevano già pagata in contanti, proprio negli uffici del Comune. L’affermazione ha destato grande sorpresa in chi ha sentito, visto che non si trattava della modalità corretta. Il fatto è stato segnalato con discrezione alle forze dell’ordine ed è partita un’indagine che ha appurato che l’autore dell’illecito era un dipendente in forze all’amministrazione comunale di Thiene da alcuni mesi (l’anno scorso non lavorava qui). Pare che a volte, dopo aver ricevuto il contante, il dipendente segnasse l’incasso nei registri comunali di fatto trattenendo per sé il denaro.
«La situazione è stata da subito segnalata all’autorità giudiziaria – dichiara Casarotto che, parallelamente agli uffici, sta effettuando i dovuti riscontri. Il fatto che siano in corso tali procedimenti mi impedisce al momento di dare informazioni più dettagliate. Del fatto sono stati informati tutti i consiglieri comunali, convocati per un incontro urgente in municipio lunedì prossimo». Si ritiene che fra i truffati – e derubati non ci fossero solo stranieri, ma anche cittadini italiani residenti a Thiene. Il numero preciso delle vittime al momento non è definito.