Petizione sui social per non far spostare il ciuchino Generale

TORREBELVICINO Scongiurato il macello per Generale. L’asino di Torrebelvicino, segnalato da dei residenti ai vigili urbani perché raglia troppo forte, sembra possa anche rimanere con la sua «famiglia» in paese. La storia del ciuchino di tre anni, che ha girato e commosso tutta Italia, è venuta alla luce qualche giorno fa, quando tramite la pagina Facebook di chi lo ha in custodia a Torrebelvicino, ha fatto sapere di essere in pericolo di vita. In seguito alla chiamata di un vicino, la polizia locale è andata a fare un sopralluogo. Da lì il timore che Generale (questo il suo nome) fosse destinato al macello. Ma un’ondata di solidarietà ha toccato sia l’animale che i suoi proprietari, con richieste di adozione arrivate da tante parti d’Italia. È di ieri, invece, la decisione presa dalla custode dell’animale, Caterina Maria Saccardo: «Ancora non è stato provato e verbalizzato che effettivamente turbi la quiete pubblica e faremo di tutto perché non accada – si legge in un post su Facebook –. Prenderemo anche delle precauzioni per renderlo ancor più mansueto e silenzioso come consigliato, ad esempio mettendogli un altro animale a fianco e verrà sterilizzato.Prima di farcelo portare via, dato che siamo molto affezionati e che non siamo gli unici ad esserlo nel paese di Torrebelvicino, vogliamo tentare la via della petizione. Se dovessimo proprio cederlo, faremo sì che resti in provincia, quindi grazie a chi da tutta Italia ci ha scritto ma non vorremmo che uscisse da questo territorio. L’eventuale adozione sarà supervisionata dall’Enpa della sezione di Thiene-Schio».

Arriva dall’altra parte del Vicentino, invece, una diversa disavventura accaduta ad un animale e terminata con un lieto fine. Ieri sera è stata salvata una civetta caduta nel forno della pizza di un’abitazione di Camisano. Il proprietario, non riuscendo a recuperare il volatile che era scivolato nel forno tramite la canna fumaria, ha chiamato in soccorso i vigili del fuoco. I vigili del fuoco sono riusciti a catturare la civetta e, poi, l’hanno liberata.