Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Stevanin, una vita lungo la fascia «E il Menti ti spinge a fare di più»
Il difensore, cresciuto nel Bassano, è già diventato un perno fisso della difesa
VICENZA E’ cresciuto e ha costruito la sua giovane carriera nella squadra della sua città, il Bassano, dove ha esordito nel calcio che conta e dove è riuscito ad affermarsi.
Con la maglia giallorossa ha fatto tutta la trafila delle giovanili del club vicentino, partendo dai pulcini fino all’esordio in prima squadra. Era il 3 ottobre di sei anni fa, e la partita che Filippo Stevanin non dimenticherà di certo è il match contro il Treviso valevole per la coppa Italia dell’allora Lega Pro. Novanta minuti e una buona prestazione per dimostrare di avere le doti per fare del calcio la sua professione. Stevanin di ruolo è un terzino sinistro e la sua data di nascita è decisamente impegnativa, considerato che il 18 luglio è nato anche uno dei più grandi nel ruolo, l’indimenticabile Giacinto Facchetti. «In comune abbiamo solo la data di nascita — precisa Stevanin — di sicuro Facchetti è stato un giocatore fortissimo, inarrivabile per me...». Su Stevanin la società del patron Renzo Rosso conta molto tanto che in estate non ha avuto dubbi nell’inserirlo nella lista dei giocatori che da Bassano si sono trasferiti a Vicenza. «Per tutti noi è una grande occasione perché giocare in una piazza come Vicenza e in uno stadio come il Menti è uno spettacolo. Contro il Monza di mercoledì c‘erano quasi diecimila persone e si capisce quanto sia grande l’attaccamento che la tifoseria ha verso i colori biancorossi. Giocare in un’atmosfera come quella che abbiamo respirato noi è un privilegio, oltre che una spinta ulteriore a fare bene».
Dopo un avvio complicato anche a causa di un paio di infortuni che hanno rallentato la preparazione fisica, ora Stevanin sta dimostrando di stare bene. «Durante il lungo periodo di precampionato ho dovuto superare un fastidio muscolare e un problema ad una spalla ma adesso le cose vanno meglio. Contro il Monza abbiamo disputato una grande partita in cui tutti hanno dato il massimo, questo perché siamo un gruppo unito e compatto che ha basi solide che si sono cementate negli anni. Tutti sappiamo che non ci sono titolari e riserve, con il nostro allenatore che ogni settimana sceglie chi mandare in campo a seconda di chi sta meglio. Tra di noi giocatori c’è una forte unità d’intenti, tutti ci impegniamo al massimo consapevoli che tra di noi c’è una sana competizione». Contro il Monza la vittoria è stata netta e la serata è stata quasi perfetta. «Vincere in quel modo è proprio bello — sottolinea Stevanin — siamo riusciti a fare la partita che avevamo provato in settimana e questo ci ha dato forza e consapevolezza. Inoltre giocare in uno stadio simile è, come si dice nel gergo calcistico, tanta roba... La spinta della gente biancorossa è veramente forte e confido che la tifoseria in futuro venga sempre così numerosa perché l’entusiasmo era palpabile e si poteva cogliere già dalla fase del riscaldamento».
La strada tracciata è quella giusta e quindi non resta che proseguire a suon di vittorie. «Abbiamo forza, entusiasmo e consapevolezza che possiamo rimanere in alto in classifica, e per questo anche domenica a Fermo giocheremo soltanto per vincere».