Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Da Cacciari a Checov, lo Stabile da non perdere
I primi titoli della stagione. Il 28 ottobre l’inaugurazione del Goldoni è affidata al «Giardino dei ciliegi» secondo Konchalovsky. Cacciari in scena al Verdi
Sfide artistiche, originali progetti produttivi, valorizzazione di realtà emergenti, alternanza di prosa, danza, musica, eventi speciali, caratterizzano la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, giocata sulle due sale storiche, il Goldoni di Venezia e il Verdi di Padova (www.teatrostabileveneto.it). L’inaugurazione, venerdì 26 ottobre a Venezia, è affidata al regista russo di fama internazionale, Andrei Konchalovsky, che con il suo innovativo Il giardino dei ciliegi di Cechov, calibra sapientemente l’equilibrio tra dramma e commedia dell’originale, restituendo l’immagine di un mondo sull’orlo della decadenza. C’è molta attesa anche per Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov nella riscrittura di Letizia Russo con protagonista Michele Riondino. Uno spettacolo dove l’evocazione e l’immaginazione forniscono le chiavi per immergersi in un racconto complesso e tragicomico (10 e
11 novembre). A seguire (dal
29 novembre al 2 dicembre), Ottavia Piccolo, porta in scena la storia vera di Haifa, una donna di Mosul che nel 2015 si mise in fuga con la nipotina di 4 anni, percorrendo 5000 chilometri dall’Iraq fino al Baltico. Occident Express. Haifa è nata per star ferma è il titolo della pièce scritta da Stefano Massini, drammaturgo capace di cogliere le problematiche della società contemporanea. Chiude il periodo prenatalizio Giro di vite di Henry James nell’adattamento e regia di Giancarlo Marinelli: una favola nera, che ha i contorni dell’incubo e che fa dell’ambiguità il suo perno. A Padova la stagione apre con un’anteprima, fuori abbonamento (2 novembre), che vede sul palco del Verdi il filosofo Massimo Cacciari raccontare con l’ausilio di immagini di opere famose il suo testo su Maria di Nazareth dal titolo
Generare Dio. Lo affiancano l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Marco Angius, il soprano Livia Rado e la voce recitante di Nicoletta Maragno. Si prosegue con I Miserabili di Hugo nella versione interpretata da Franco Branciaroli (28 novembre- 2 dicembre), e poi con la commedia romantica Shakespeare in love, rocambolesca e avvincente. La regia è di Giampiero Solari; tra gli interpreti Lucia Lavia (5-9 dicembre). Innovativa, in ultimo, La tempesta di Shakespeare, in un’inedita versione danzata coreografata da Giuseppe Spota sulle musiche di Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, scritte appositamente per lo spettacolo. Da segnalare per il 2019 il ritorno a Padova della rassegna Divertiamoci a teatro, con Paolo Rossi, Enrico Bertolino e Gioele Dix, e a Venezia degli Eventi Speciali nazionali e internazionali.
Di particolare pregio, inoltre, le undici proposte selezionate per la terza edizione della rassegna Evoluzioni che in questi anni ha visto crescere costantemente il pubblico della danza. Un’edizione che celebra il mito di Pina Bausch a 10 anni dalla scomparsa ospitando alcuni dei suoi più straordinari danzatori come Lutz Forster, Dominique Mercy e Cristiana Morganti. C’è inoltre il ritorno in palcoscenico a Padova di un mito come il mago Silvan protagonista di La grande magia (8-9 dicembre).