Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Autonomia, M5s contro la Lega «Troppe falsità»

Da Nord a Sud, i grillini negano boicottagg­i del testo veneto: «Sparate, per noi il referendum conta»

- Spadaccino

Negano con forza, da Nord a Sud, un po’ tutti. Dopo le accuse di boicottare l’autonomia veneta fatte da Salvini e dall ministro Stefani, nel M5s le reazioni sono dure. Fantinati parla di «Arlecchina­te», D’Incà di «Sparate» ma il concetto è lo stesso: «Nessuno la boicotta».

VENEZIA Autonomia boicottata dai grillini? Alla vigilia dell’incontro a Venezia per il primo anniversar­io del referendum (domani alle 11.30 a Palazzo Balbi), il ministro Erika Stefani ha lanciato l’allarme: «Ci sono alcuni ministri del M5s che fanno obiezioni». In pratica, con qualche giorno di ritardo, la titolare del dicastero degli Affari Regionale ha ripetuto quello che Matteo Salvini aveva detto al Corriere del Veneto a inizio settimana: «L’autonomia sarebbe già fatta se non ci fosse qualche collega dei 5 stelle che frena». A Salvini aveva replicato proprio un suo collega, il ministro Riccardo Fraccaro, dicendo che semmai era vero il contrario, e cioè che «la Lega farà l’autonomia proprio grazie alle sollecitaz­ioni avute dal Movimento».

Dove sta la verità? Detto che in questi giorni pare possa essere vero tutto e il contrario di tutto, registriam­o che l’allarme lanciato del ministro Stefani viene rispedito al mittente proprio dai parlamenta­ri dei 5 stelle. Il più duro è il sottosegre­tario alla Pubblica Amministra­zione, il veronese Mattia Fantinati. «Il ministro Stefani - dice - fa campagna elettorale sulla pelle dei veneti. Le sue sono dichiarazi­oni inaccettab­ili. Il M5s non boicotta l’Autonomia, anzi. Essa è figlia del risultato di un referendum e per noi questo è il successo della democrazia diretta. Noi pensiamo che l’Autonomia sia una cosa troppo seria per lasciarla nelle mani

di chi vuole perseguirl­a scalando il campanile di San Marco e dicendo che il tricolare va buttato nel wc. Siamo seri: alla Lega dico: siete al governo con noi per cambiare il Paese. L’epoca delle arlecchina­te è finito».

Respinge le accuse al mittente anche il deputato grillino bellunese Federico D’Incà, da sempre molto sensibile sul tema. «Non è vero che stiamo boicottand­o l’Autonomia del Veneto. Non più tardi di alcuni giorni fa abbiamo votato un documento collegato al Def dove si diceva di portare avanti il testo in questione. Mi pare che queste della Lega siano sparate per sviare l’attenzione da altro. E allora le sintetizzo tutto con questa frase: sì all’Autonomia e no al condono. Sono stato chiaro?».

D’Incà è stato chiarissim­o, puntando il dito sull’argomento del giorno. Ovvero quella «manina» denunciata da Luigi Di Maio che avrebbe modificato il testo decreto fiscale. Per alcuni quella «manina» apparterre­bbe a Massimo Bitonci, ex sindaco di Padova e attuale sottosegre­tario allo Sviluppo economico. Lui non replica ma è ovviamente stizzito. A difenderlo ci pensa il

Fantinati La Lega deve capire che è finita l’epoca delle arlecchina­te

segretario nathional della Lega, Gianantoni­o Da Re. «Massimo è stato sindaco, sa come ci si comporta con delibere e atti ufficiali. Non credo proprio sia stato lui. Per me i grillini non hanno letto bene quel dispositiv­o».

Ieri Salvini e Di Maio hanno sancito l’ennesima pace (quanto durerà?) proprio sul decreto fiscale, facendo scomparire scudo penale e beni all’estero. La ritrovata unità potrebbe essere propedeuti­ca all’auspicata accelerazi­one (della Lega) proprio sull’Autonomia. E a chi pensa che a osteggiare il via libera siano i parlamenta­ri grillini del Sud risponde il senatore Ugo Grassi. «Non sono affatto preoccupat­o - dice - per l’Autonomia di Veneto e Lombardia. Ho fiducia nell’alleato leghista e sono convinto che le decisioni che verranno prese in questo campo non favorirann­o il Nord a discapito del Sud. Fermo restando che l’Italia è un Paese solo e che la rinascita del Sud favorirebb­e proprio il Nord. Sulla questione dell’Autonomia, infine, non possiamo dimenticar­e che alla sua origine c’è un referendum e per noi del Movimento questo non è un aspetto secondario. Aspettiamo comunque di conoscere meglio i parametri che verranno stabiliti per capire se l’equilibrio e il principio di solidariet­à su cui si basa la nostra costituzio­ne verranno garantiti. Ma, ripeto, nessuna preclusion­e a priori».

E se anche dal Sud arrivano toni conciliant­i sull’Autonomia forse ha ragione il segretario veneto della Lega Da Re quando sostiene che «si tratta solamente di un momento di pressione orchestrat­o dai grillini» e che la pace di ieri tra Salvini e Di Maio non potrà che essere foriera di buone notizie. «Noi nel contratto abbiamo scritto che vogliamo la riforma della Fornero, l’Autonomia e la modifica della legge sulla legittima difesa. E il nostro leader porterà a casa tutto quanto».Quando si dice... fiducia incondizio­nata.

D’Incà Noi diciamo sì all’Autonomia e no al condono

 ??  ?? Ministro agli Affari Regionali Erika Stefani, leghista, ha ipotizzato boicottagg­i del Movimento 5 stelle sull’approvazio­ne dell’Autonomia del Veneto
Ministro agli Affari Regionali Erika Stefani, leghista, ha ipotizzato boicottagg­i del Movimento 5 stelle sull’approvazio­ne dell’Autonomia del Veneto
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