Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Se gli insetti pungono ancora «Niente letargo»

Gli entomologi: «Il caldo sta cambiando i ritmi della natura» Temperatur­e in calo per due giorni ma risalirann­o di nuovo

- Bertasi

Insetti, insetti e ancora insetti. A ottobre inoltrato. Gli entomologi rivelano che la gran parte delle specie ha rinviato la diapausa, ovvero il letargo, e continua a deporre uova. Colpa del caldo.

VENEZIA Tutta colpa del caldo, che ritarda quello che gli entomologi chiamano «diapausa», ossia il letargo. Le zanzare sono tornate, in realtà non se ne sono mai davvero andate, e pungono uomini e animali, le cimici infestano case, campi e giardini e, nelle zone umide come la laguna, i moscerini formano nugoli sopra barche e piante. Di contro, negli allevament­i, le mucche e i vitelli boccheggia­no: per loro il caldo è micidiale e con 24 gradi soffrono come se ce ne fossero 34 con rischi per la qualità di latte e carne. «L’aumento dei fenomeni estremi, come il protrarsi della stagione estiva o le alluvioni - commenta il climatolog­o dell’Università di Padova Marco Carrer - sono sfaccettat­ure dello stesso problema: i cambiament­i climatici».

Il clima impazzito è la causa principale delle stranezze cui assistiamo in pieno autunno: gelsomini fioriti, «foliage» degli alberi quasi assente e tanti, tantissimi, insetti. «Sono gli organi viventi che più traggono vantaggio da questo caldo - aggiunge Carrer - noi vediamo le zanzare, ma ci sono procession­arie sui pini fin in montagna».

Si tratta di insetti infestanti che mettono in pericolo il ciclo vitale delle pinete e sono mortali per cani e gatti. Le zanzare, invece, oltre a provocare ponfi, possono trasmetter­e malattie: «Negli animali c’è rischio di filariosi e leismanios­i e per l’uomo, di West Nile - ricorda Massimo Morgante, professore alla facoltà di Veterinari­a (Padova) - inoltre, i bovini mal sopportano le temperatur­e elevate, da maggio soffrono di stress da caldo e questo clima estivo prolunga il fenomeno che può avere ripercussi­oni, ad esempio, sul latte».

Insomma, queste giornate con il cielo azzurro, senza traccia della tipica nebbia autunnale, stanno intaccando il ritmo ciclico della natura. «La correlazio­ne tra clima mite e presenza di insetti è scontata dice Marco Uliana, entomologo del Museo di storia naturale di Venezia - di solito, ai primi freddi, sospendono le attività, ora continuano a produrre uova».

Gli insetti con cinque gradi di media non sopravvivo­no e potremmo correre il rischio di ritrovarci l’estate prossima letteralme­nte infestati. «Potrebbero esserci quelle che non sono morte quest’anno», continua. Oltre alle zanzare, nelle zone umide ci sono i simulidi, quei moscerini la cui puntura crea una «reazione cutanea importante», spiega Uliana.

Le cimici, invece, non pungono ma se schiacciat­e a contatto con la pelle potrebbero, secondo alcuni studi, provocare arrossamen­ti. «Il nodo è il caldo - sottolinea Luca Mazzon, ricercator­e di entomologi­a al Bo - allunga i cicli naturali».

Chi non riesce più a sopportare d’essere punto dalle zanzare o non sa più cosa tentare contro le cimici, deve sperare in un brusco cambio di temperatur­e ma le giornate di oggi e domani non traggano in inganno, le anomalie di stagione non sono finite.

E’ vero che Arpav prevede temperatur­e miti fino al pomeriggio di oggi quando il cielo si rannuvoler­à (difficilme­nte pioverà se non in zone circoscrit­te) e la temperatur­a minima dovrebbe diminuire. Ed è vero che i principali siti di meteo online anticipano cinque gradi in meno, ma la parentesi dovrebbe durare solo fino a martedì quando i valori torneranno a salire abbondante­mente sopra la media del periodo. «Il surriscald­amento globale cambia il clima e, come conseguenz­a, modifica, lentamente, la natura», dice Carrer. Qualche esempio? La robinia o acacia inizia ad avvistarsi sull’arco alpino, l’albero delle farfalle soppianta i salici e salgono in quota querce e faggi a scapito del pino. E sicurament­e non abbiamo ancora visto tutto.

 ??  ??
 ??  ?? Prevenzion­e Nella foto sotto (Bergamasch­i) un’operazione di disinfenst­azione. Quest’anno molti comuni si sono attivati anche a inizio autunno per combattere le zanzare ancora presenti
Prevenzion­e Nella foto sotto (Bergamasch­i) un’operazione di disinfenst­azione. Quest’anno molti comuni si sono attivati anche a inizio autunno per combattere le zanzare ancora presenti
 ??  ?? Due tipi, due problemi In alto la zanzare culex, la specie da sempre diffusa in Italia e in gran parte d’Europa. Può trasportar­e il virus West Nile. Sotto, la tigre, originaria delle zone tropicali che diffondono altre patologie come la dengue e febbre gialla
Due tipi, due problemi In alto la zanzare culex, la specie da sempre diffusa in Italia e in gran parte d’Europa. Può trasportar­e il virus West Nile. Sotto, la tigre, originaria delle zone tropicali che diffondono altre patologie come la dengue e febbre gialla
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy