Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Troppe visite privatistiche Maxi sequestro al medico
Sequestrati 38 mila euro e una casa. «Ora controlli a tappeto»
CASTELGOMBERTO (VICENZA) Per anni avrebbe effettuato molte più visite privatistiche di quanto previsto dal contratto con la Usl, pur intascando l’indennità riconosciuta per i medici di famiglia. Sequestrati 38 mila euro da due conti e un appartamento.
CASTELGOMBERTO Medico di medicina generale ma anche specialista di medicina dello sport, secondo la Guardia di Finanza oltre ai pazienti nell’ambulatorio convenzionato con l’Usl svolgeva pure centinaia di visite private all’anno. Superando ampiamente il numero di ore consentite di lavoro nel «privato». Il gip di Vicenza Massimo Gerace ha disposto un sequestro preventivo per oltre 75 mila euro fra contanti e beni immobili nei confronti dei beni del dottor Roberto Dogana, professionista di Castelgomberto: il medico è indagato per truffa aggravata nei confronti dell’Usl 5 Ovest Vicentino (oggi Usl 8 Berica) e per falso.
Tutto nasce dal complesso di accordi che regola l’attività dei medici di base che, da contratto, possono svolgere visite private fino a 5 ore alla settimana. Se le superano devono rendere l’indennità di esclusività che ricevono dall’Usl proprio perché per lavorare con la sanità pubblica si privano di un possibile introito dal privato. Il tema è fra quelli a cui l’azienda sanitaria presta più attenzione: proprio ieri il direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Usl Salvatore Barra ha firmato l’avvio di nuovi protocolli con controlli rafforzati e verifiche a campione. Nel caso del medico di Castelgomberto, le indagini delle Fiamme Gialle hanno monitorato il periodo di servizio come professionista convenzionato all’Usl dal 2007 al 2016. Nove anni nei quali, secondo la Finanza, Dogana svolgeva attività di libera professione per un periodo ben superiore rispetto alle 5 ore settimanali previste dalla norma. I finanzieri hanno rilevato che il medico nei nove anni ha ricevuto compensi importanti da sei cliniche e ambulatori privati della provincia. L’esame sugli appuntamenti, visite fissate e certificati rilasciati testimoniano in quegli istituti decine, in qualche caso centinaia di visite all’anno con appuntamenti settimanali fissi. A supporto i finanzieri hanno le testimonianze di 12 dipendenti delle varie cliniche private. A questo punto i militari hanno eseguito un’indagine sull’impegno orario previsto dal contratto nazionale dei medici convenzionati con le Usl. Arrivando a una stima annuale delle visite per giornata effettuate. Confrontandosi con la stessa Usl, i finanzieri hanno contestato al medico compensi non dovuti per oltre 75 mila euro. La quantificazione è stata ritenuta attendibile dal gip Gerace, che ha ordinato il sequestro di una somma equivalente in possesso dell’indagato. Di conseguenza la Finanza ha disposto il sequestro preventivo di 38mila euro su due conti correnti del professionista, oltre al sequestro di un appartamento di Valdagno del valore di circa 60 mila euro con vincolo sulla quota rimanente della cifra da confiscare.