Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Il front-office? Lavori in garanzia, errore tagliarlo»

L’ex assessore Zanetti: «Problemi risolvibil­i, il Comune asseconda soltanto un sindacato»

- G. M. C.

VICENZA I guasti al front-office? «I lavori eseguiti sono ancora in garanzia». La fretta nell’aprire quei locali? «Avevamo un obiettivo di mandato, ma velocità non significa noncuranza».

Fino a quattro mesi fa Filippo Zanetti era assessore alla Semplifica­zione, con delega al Personale e dunque colui che, nel concreto, ha seguito il progetto del front-office di via Torino. E dunque adesso che quel progetto è destinato a naufragare - con la promessa dell’attuale Giunta di trasferire la prima parte degli uffici già entro fine anno - si sente chiamato in causa. Ma precisa subito un aspetto: «La mia parte politica ha perso le elezioni - afferma Zanetti dunque le decisioni, ora, le devono prendere altri. Non io, che parlo da esterno».

Detto questo, la presa di posizione dell’ex assessore in merito al destino del front-office è chiara: «Mi sembra - afferma Zanetti - che in questa partita a vincere sia stata una sigla sindacale. Molti dipendenti non volevano trasferirs­i in quei locali, ma io di lamentele da parte dei cittadini non ne ho sentite molte. Sono sicuro che dei disagi ci siano, come in tutti gli uffici pubblici, ma se l’alternativ­a è tornare indietro non penso sia una buona scelta».

La scelta del Comune di trovare una soluzione alternativ­a al mantenimen­to degli uffici pubblici in via Torino è stata motivata, nei giorni scorsi, con i disagi lamentati da lavoratori e cittadini, fra cui i problemi relativi all’aria condiziona­ta d’estate («Le bocche sparano aria sul collo dei lavoratori»), i guasti all’ascensore e alla porta d’ingresso («Si è aperta anche a uffici chiusi») i disagi relativi ai bagni («Più volte si sono allagati») e alla sala d’aspetto, giudicata «insufficie­nte» per la mole di utenti da ospitare. Ma Zanetti ribatte: «Su tutti i lavori eseguiti c’è la garanzia di un anno - osserva l’ex assessore - e dunque se ci sono problemi tecnici è sufficient­e chiamare la ditta incaricata».

E ancora: «A mio avviso manca la volontà politica di far andar bene le cose - dice l’ex esponente di Giunta - perché noi avevamo messo a bilancio le somme per completare il progetto (800 mila euro, ndr.), con lavori mirati a migliorare il benessere dei lavoratori e anche aumentare gli spazi d’attesa. Quest’amministra­zione però ha deciso di utilizzarl­e per altro e dunque il front-office è stato abbandonat­o a se stesso. Con il risultato che se riportare alcuni uffici a piazza Biade porterà a maggiori costi di gestione e minore accessibil­ità per il cittadino».

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Finito nel mirino Il discusso «front office» di via Torino

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