Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte degli Alpini: arriva la rete antipiccioni
Oggi le prime pulizie generali dall’avvio dei cantieri. Mobilitati gruppi di volontari
BASSANO È previsto per oggi l’avvio delle operazioni di pulizia del Ponte degli Alpini. Invocato da tempo, e al centro di accese polemiche, l’intervento è la sintesi di una collaborazione tra il pubblico e il privato. Sottoscritta un’apposita convenzione tra i soggetti coinvolti, si passa ora all’azione. Il Comune, Etra, la municipalizzata Sis, i consigli dei quartieri Centro storico e Angarano, nei cui territori ricade il monumento, e alcuni volontari del comitato Aiutiamo il Ponte si sono impegnati a ripulire il camminamento ligneo provvisorio dal guano dei piccioni e a rimuovere la selva di ragnatele che riveste il sottotetto e le colonne della struttura. «Faremo del nostro meglio per ripristinare un po’ di decoro, compatibilmente con il cantiere in corso per la puntellazione delle stilate 3 e 4 del monumento», spiega Gianni Castellan che guida il comitato di Angarano. Che annuncia anche la posa di una rete antipiccioni sulle travi lignee delle capriate. «Sarà acquistata dall’amministrazione - precisa - e installata prossimamente. Rimarrà sul posto fino a quando l’intervento di restauro interesserà il tetto del ponte».
Se la manodopera sarà in parte volontaria, il materiale e le attrezzature per la pulizia sono messi a disposizione dal Comune. Da mesi la comunità bassanese sollecitava la rimozione dello strato di guano che si sta accumulando sui lati esterni del passaggio pedonale, delimitati dalle transenne, al quale spesso si aggiungono rifiuti abbandonati da qualche incivile, creando un pessimo colpo d’occhio per turisti e cittadini e trasmettendo un senso di incuria e disinteresse verso il simbolo bassanese.
Nel frattempo, l’amministrazione attende di incassare la polizza fideiussoria di 453mila euro dalla compagnia assicurativa dell’impresa trevigiana Vardanega che aveva in appalto i lavori di restauro del monumento fino alla risoluzione del contratto dello scorso maggio. Il tribunale di Vicenza ha infatti riconosciuto al Comune di aver subito un danno per i mancati lavori. Sempre l’amministrazione ha già chiesto la restituzione di 700 mila euro circa della somma che aveva anticipato alla ditta alla consegna del cantiere. In totale era di 879mila euro, ma è stato detratto il valore delle operazioni eseguite dalla Vardanega. Sul fronte del restauro, entro la fine del mese è prevista la firma del contratto con la Inco di Pergine Valsugana, subentrata nei lavori, che tuttavia potranno iniziare solo a gennaio 2019.