Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Audi gialla, la sentenza Sei anni a Rama, l’uomo della folle corsa
PADOVA Quella folle corsa con il bolide giallo, i furti, gli spari, gli inseguimenti e infine l’auto data alle fiamme probabilmente lo hanno fatto sentire come dentro a un film, ma ora tutta quell’adrenalina gli è costata cara. Vasil Rama, 36enne albanese ritenuto l’autista dell’ormai famosa Audi gialla, che imperversò a Nordest nell’inverno del 2016, è stato condannato a 6 anni di carcere e a 2500 euro di multa per le scorribande tra il Padovano e il Bassanese avvenute tra il 16 e il 20 gennaio di quell’anno. La sentenza è stata emessa ieri dal tribunale collegiale di Padova presieduto dal giudice Valentina Verduci. I reati per cui Rama era imputato nella città del Santo sono un furto e due tentati furti la stessa notte in tre abitazioni di Abano e dintorni, i colpi di pistola sparati dall’auto in corsa per sfuggire ai carabinieri che si erano dati all’inseguimento dell’auto, e poi ancora due furti, commessi tre sere dopo a Cassola e a Roma- no d’Ezzelino dove vengono svaligiate la villetta di un’orefice (un colpo da 250 mila euro) e l’appartamento di una donna che abita da sola. L’uomo si trova ora detenuto nella casa circondariale di Venezia. Insieme a lui, dentro al bolide più ricercato d’Italia, c’erano anche due complici, che sono stati identificati, ma che sono riusciti a darsela a gambe. Rama invece venne arrestato in Grecia. La «fama» dell’imprendibile Audi gialla inizia proprio alle pendici dei Colli Euganei, quando i carabinieri intercettano la macchina con dentro tre persone: stando ad alcune testimonianze l’auto era stata vista in via Ghislandi, dove era stato commesso un furto in villa. I carabinieri intimano l’alt ma da dentro l’auto partono degli spari. Inizia l’inseguimento, ma l’Audi, che era stata rubata ad imprenditore a Malpensa, sfreccia ad una velocità impossibile. Quattro sere dopo, il 20 gennaio del 2016, la macchina viene vista a Romano e a Cassola dove si segnalano altri furti. A quel punto la caccia diventa collettiva: c’è chi segnala la macchina nel trevigiano, nel vicentino. Poi, il 22 gennaio, l’auto viene ripresa a tutta velocità in contromano sul Passante a Venezia. Il bolide incrocia l’auto di una donna che due chilometri dopo morirà nel tamponamento contro un furgone. Il 26 gennaio l’auto verrà ritrovato bruciata a Treviso. Qualche giorno dopo l’arresto di Rama in Grecia.