Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte degli Alpini chiuso blackout e allagamenti Ore di paura a Bassano
Il fiume sfiora i 4 metri. Alberi a terra, frane in Valbrenta
BASSANO Il Ponte degli Alpini a rischio crollo da domenica mattina è chiuso al transito pedonale; alberi caduti in più punti della città anche sulle carreggiate; blackout elettrico in diverse zone; alcuni sottopassi allagati; divieti di parcheggiare lungo le due sponde in centro e l’invito ai residenti a non scendere nelle cantine e nei garage e a spegnere gli impianti; la piena del Brenta che ha tenuto tutti con il fiato sospeso dal tardo pomeriggio di ieri e per tutta la notte.
Il maltempo ha colpito duramente anche Bassano e il territorio, creando forti disagi alle comunità, soprattutto della Valbrenta alle prese con allagamenti, frane, alberi caduti e sospensione dell’energia.
Osservato speciale, il ponte palladiano malandato verso il quale ieri sera sono state posizionate due torri (una su via Macello, l’altra su via Volpato) dotate di potenti fari per seguire il comportamento del Brenta e dello stesso monumento sul quale non sono stati completati i lavori di rinforzo delle stilate 3 e 4. A far paura sono i materiali che la furia dell’acqua impatta contro la già fragile struttura lignea. Anche, ieri sera, alcuni grandi alberi sradicati a monte sono stati sbattuti sulle stilate, preoccupando non poco il personale della polizia locale e i volontari della protezione civile che presidiano il sito 24 ore su 24 fino al cessato allarme previsto per oggi. Il tonfo è stato avvertito chiaramente anche dai cittadini che armati di macchina fotografica e telefonino immortalavano scene quasi irreali e che non si vedevano in città da decenni.
La temuta piena è arrivata verso le 22 quando il Brenta ha sfiorato i 4 metri, preceduta da un forte vento misto a violente piogge che hanno fatto temere il peggio per le zone lungo gli argini e per il ponte stesso sul quale, già domenica mattina, alle 9.30, era scattato l’allarme rosso per l’aumento della portata fluviale e subito il Comune ha chiuso gli accessi dividendo in due la città. Molti i curiosi che hanno seguito a lungo l’andamento del fiume, anche con apprensione.
Attivo costantemente il Centro operativo comunale della Protezione Civile. Con base operativa nella sede dei Lavori pubblici, è in contatto con prefettura, Genio civile e forze dell’ordine. Dopo aver valutato l’evoluzione del fenomeno meteorologico, ieri il sindaco ha invitato la cittadinanza, se non per motivi strettamente necessari, a non transitare o sostare in prossimità di corsi d’acqua, in particolare lungo il Brenta a ridosso dei ponti: sulle vie Volpato , Pusterla, Macello, Porto di Brenta e Ca’ Erizzo (dove in serata sono stati anche distribuiti sacchi di sabbia), a non accedere nei sottopassi a rischio, come quello di via Toreselle al Motton, allagatosi nel pomeriggio di ieri, o in quello di Ca’ Baroncello, in corrispondenza di via Portile e su va Rivarotta, tra la frazione di Marchesane e il territorio comunale di Nove. «Sono tutti punti sensibili che vanno evitati, come le strade già allagate perché potrebbero esserci tombini aperti», spiega il sindaco Riccardo Poletto che da domenica segue l’evoluzione della situazione, ritenuta simile a quella del 1966 che culminò con l’alluvione e danneggiò seriamente il Ponte degli Alpini. L’allarme rosso continua anche nella giornata odierna. «Invitiamo i residenti in prossimità dell’asse del Brenta, ma anche dei canali secondari, a non scendere in cantine e locali sotterranei allagati e a non lasciarvi oggetti di valore - aggiunge il sindaco - a chiudere i rubinetti del gas e a disattivare l’impianto elettrico, ad evitare l’utilizzo di ascensori e a limitare gli spostamenti non necessari. Gli avvertimenti restano validi fino alla comunicazione di fine dell’evento della piena». Per qualsiasi segnalazione o richiesta di intervento è sempre attivo il numero del Coc: 0424.519266.Scuole chiuse anche oggi e il sindaco ha fatto sospendere le attività nelle palestre e impianti comunali.