Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Quorum superato ovunque i quartieri hanno il Consiglio Successo per molti uscenti
In tutti i 21 rioni al voto l’affluenza ha superato l’8%
BASSANO Quorum raggiunto in tutti i 21 quartieri bassanesi andati al voto, domenica, per il rinnovo dei rispettivi comitati. Il risultato non era scontato. Più volte in passato alcuni rioni hanno ripetuto la consultazione perché non era stata raggiunta la percentuale minima richiesta di votanti (l‘8 per cento) prevista dallo statuto.
Anche in Centro storico e a San Vito la prova è stata superata sebbene per poco: il primo ha chiuso con l’8,17 per cento dei votanti; il secondo con il 9,74.Nell’insieme si sono recati ai seggi 5.428 cittadini maggiorenni (su 36.598 aventi diritto al voto), tra i quali anche 41 stranieri - ma regolarmente residenti in città - e 71 elettori minorenni su 862 (a queste consultazioni sono ammessi anche i sedicenni), per una percentuale complessiva del 14,83 leggermente più bassa rispetto alla precedente tornata (ottobre 2015) che allora fu del 15,19 e di quasi due punti inferiore a quella del 2012. I più diligenti sono stati i residenti delle zone periferiche.
Alla frazione collinare di Valrovina la palma dei più partecipativi con il 35,02 per cento dei votanti; seguono i «i vicini di casa» di San Michele con il 33,96 per cento e sul terzo gradino del podio, gli abitanti del rione San Bassiano, l’ultimo nato, con il 31,63 per cento. Molti candidati uscenti ripresentatisi sono stati confermati, soprattutto tra i presidenti dei consigli rionali, quasi sempre tra i più votati.
L’attesa maggiore era per Angarano dopo le accese polemiche e i veleni tra le diverse fronde in lista scoppiati alla vigilia, nonché le accuse di una campagna elettorale scorretta. Alla fine l’ha spuntata nuovamente Gianni Castellan, il presidente uscente, che con 148 preferenze è stato il più votato tra i 24 aspiranti. «Sono pronto a rimettermi in gioco se il nuovo consiglio sarà d’accordo», ha dichiarato. Spetta infatti ai neo comitati, nei prossimi giorni, attribuire le cariche interne, che possono anche non rispettare la graduatoria dei voti, perché dipendono dalle disponibilità dei consiglieri, che sono volontari.
Pieno di preferenze anche per altri presidenti uscenti, alcuni dei quali non potranno essere riconfermati nel loro ruolo, poiché lo statuto comunale prevede al massimo due mandati in sequenza. Alcuni degli impossibilitati hanno garantito comunque la loro presenza in consiglio. Sono stati tra i più votati Erio Piva del Centro storico e Mauro Torresan di Borgo Zucco, Giorgio Mattesco di Ca’ Baroncello, Beatrice Segafredo di quartiere Firenze (preceduta solo da Giuliano Maso), Ivano Piovasan del Prè, Giorgio Tartaggia di Rondò Brenta, Ezio Calmonte di San Vito, Stefano Facchin di San Lazzaro, Lucia Fincato di Valrovina (coordinatrice uscente dell’intercomitato), Pietro Aglio del XXV Aprile, Mavì Zanata di Sant’Eusebio. A Santa Croce la più votata è stata Lara Alberton, a San Fortunato Danilo Canesso, a San Michele Diego Bao, al San Bassiano Enzo Alberton, al Merlo Marco Angelo Bertoncello. In testa alla classifica dei voti per il Margnan c’è Paola Vidale, in quella di Marchesane Federico Perocco. Manca all’appello la frazione montana di Rubbio dove non si è potuto votare perché mancava il numero minimo di candidati
«Nomineremo un referente del posto con il quale il Comune si interfaccerà per le questioni più importanti», informa il sindaco Riccardo Poletto soddisfatto per la partecipazione dei bassanesi a questa consultazione.