Asiago senza pace Beattie si dimette dopo venti giorni

ASIAGO Ancora un terremoto ad Asiago. Non c’è pace nella tormentata stagione dei campioni in carica dell’Alps League, che si vedono costretti al terzo cambio di allenatore dall’inizio del loro campionato.

Prima il balletto estivo fra Tom Barrasso e Clayton Beddoes, rimasto in carica senza essere annunciato per una decina di giorni e poi dimessosi per il mancato accordo economico con il club di Piercarlo Mantovani. Poi il ritorno di Barrasso e le sue dimissioni per l’offerta arrivata nel frattempo dall’Inghilterra dagli Sheffield Steelers datate 9 ottobre, sfruttando la clausola di uscita. E a ruota l’arrivo a sorpresa di Scott Beattie, dopo che per alcune ore sembrava certa la firma di John Torchetti e ieri il nuovo ribaltone. Beattie si è dimesso e ha fatto richiesta di poter tornare in Svizzera, per motivi personali e familiari. La società ha accolto la richiesta e con l’allenatore ha, di comune accordo, deciso di risolvere il contratto. «Beattie è stato corretto nei nostri confronti — spiega il direttore sportivo dell’Asiago Renato Tessari — era stata fatta a suo tempo una scelta di try-out fino al mese di dicembre proprio perché evidentemente non c’era la certezza di andare fino in fondo. Perché se ne va? Ha avuto qualche problema personale, la famiglia era lontana e probabilmente non se la sentiva di andare avanti».

E Tessari ora deve già guardare avanti senza fermarsi. «Questa scelta ci mette in difficoltà, ma è meglio che sia successo adesso piuttosto che più avanti. Abbiamo tempo per arrivare al nome del nuovo allenatore, domani alle 20 (oggi per chi legge, ndr) giochiamo in trasferta con i Fassa Falcons e in panchina andrà il vice Nicola Tessari. Poi ci sarà la pausa e potremo valutare le due soluzioni che abbiamo in ballo». Una di queste porta ancora a Torchetti, ma non è semplice far quadrare tutti gli aspetti in ballo, logistici ed economici.