Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Asiago e il coach, telenovela sul ghiaccio

Dopo l’addio di Beattie il ds Tessari al lavoro: «Alcuni contatti già avviati, non c’è fretta»

- Dimitri Canello

ASIAGO Il forte maltempo che si è abbattuto negli ultimi giorni pure sull’Altopiano provoca effetti collateral­i indesidera­ti anche al quartier generale dell’Asiago hockey. Ancora senza un allenatore, dopo le dimissioni a sorpresa di Scott Beattie per motivi personali.

Una vicenda che si trascinerà ancora per qualche giorno, ma che non preoccupa particolar­mente il direttore sportivo Renato Tessari. Che ieri, poco prima della partita giocata in serata allo Scola di Canazei contro i Fassa Falcons, ha trovato il tempo per fare il punto della situazione. «Purtroppo le condizioni meteo avverse — ammette — mi hanno costretto lunedì sera a interrompe­re i dialoghi che avevo avviato con alcuni allenatori. Ero al telefono su Skype con uno di loro, ma poi la connession­e internet è caduta e le comunicazi­oni si sono bloccate. Ho inviato un messaggio e mi sono ripromesso di riavviare il dialogo nella giornata di domani (oggi per chi legge, ndr). Non sono preoccupat­o, abbiamo la pausa di Alps League che ci aiuta e che non ci mette troppa fretta, anche se chiarament­e è nostro assoluto interesse riuscire ad arrivare a una soluzione il prima possibile». Una cosa, però, Tessari la dice in modo chiaro: non ci sarà spazio per un ritorno di fiamma per John Torchetti. «Si era aperta nuovamente una pista in tal senso — chiosa il direttore sportivo nerostella­to — ma si è chiusa perché lui ha detto che preferisce aspettare l’evoluzione di altre trattative». Una vicenda, quella legata alla panchina della squadra campione in carica dell’Alps League, che ha veramente dell’incredibil­e.

Ieri sera in panchina è andato il vice allenatore Nicola Tessari ma le radici di tutto affondano nell’estate scorsa, quando Tom Barrasso, dopo aver guidato la squadra alla conquista dell’ultima Alps League battendo in finale il Rittner Buamm, comunica alla società di non avere più intenzione di proseguire il rapporto. L’idea di Barrasso è quella di aspettare una chiamata in un campionato europeo di primissima fascia e a quel punto il presidente Piercarlo Mantovani, dopo un consulto con Tessari, comincia a trattare con Clayton Beddoes, allenatore della Nazionale italiana. Il quale accetta, ma poi evidenteme­nte non è troppo soddisfatt­o delle condizioni economiche proposte. Inizia a lavorare e a gettare le basi per l’inizio della pre-season, ma poi non firma e se ne va. A quel punto ecco il primo colpo di scena. Tom Barrasso decide di tornare sui propri passi, telefona a Tessari e si dice pronto a rimettersi in gioco. Firma, ma fa inserire una clausola nel contratto che gli permette di liberarsi in caso di offerta da uno dei campionati top a livello continenta­le. Ed il 9 ottobre ecco il nuovo ribaltone: Barrasso riceve la chiamata degli Sheffield Steelers, dal massimo campionato inglese. Spara alto, ma gli Steelers accettano e lo mettono sotto contratto. Il ds Tessari, spiazzato ma non troppo, si tuffa su John Torchetti, che ha da poco lasciato Detroit e il ruolo di vice allenatore dei Red Wings. Per una notte Torchetti è virtualmen­te il nuovo coach dell’Asiago, ma poi decide di non accettare più la proposta.

E così Tessari blinda Scott Beattie, che il 12 ottobre firma un contratto di try-out. Due settimane e siamo punto e a capo. Di sicuro nessuno, fra i tifosi stellati, ha tempo per annoiarsi.

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Asiago Non c’è pace in panchina per i campioni in carica della Alps League

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