Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Tumori, isolate le proteine che li alimentano

- Macciò

PADOVA Yap e Taz sono due proteine gemelle presenti in tutte le cellule tumorali. Grazie a loro, un’équipe di ricercator­i padovani ha dimostrato che un’altra proteina, la Brd4, è un «dopante» dei tumori.

PADOVA Presa per il collo, strattonat­a, obbligata ad aprire la cassaforte, chiusa nell’antibagno e rapinata di più di 50 mila euro in gioielli. Il tutto è avvenuto a Padova in pieno giorno in via Modena, nel quartiere Forcellini, a pochi passi dagli ospedali. La vittima è Ester Alisei, 87enne, che vive con il marito Giorgio Pinton, 93 anni, in una villetta a schiera. «Ha suonato un ragazzo con un berretto rosso dicendo di essere venuto a controllar­e il contatore del gas e gli ho aperto – racconta Ester –. Invece è salito al piano di sopra e questo mi ha fatto capire che c’era qualcosa che non andava».

L’anziana ha detto subito all’uomo di andarsene. Il finto operatore del gas è sceso e poi risalito con altri due individui che avevano sulla giacca la scritta «carabinier­i». «Mi hanno stordito di parole, non capivo niente. Urlavano “Dov’è la cassaforte?” e io inizialmen­te ho detto che non lo sapevo. Poi hanno cominciato a frugare dappertutt­o, persino tra le federe del cuscino». Alla fine la cassaforte l’hanno trovata e hanno arraffato tutto: i ricordi di una vita intera, i regali del marito, dei figli, un collier d’oro regalatole il giorno del matrimonio. «Ogni tanto pensavo di chiamare le mie figlie e dividere il mio oro tra loro ma mi sento ancora così giovane – riesce a sorridere Ester –. Se solo lo avessi fatto prima...». La donna ha iniziato a urlare che avrebbe chiamato i carabinier­i. «Allora quello con il berretto rosso mi ha messo una mano sul viso e una sul collo. Ha premuto così forte da provocarmi un taglio sul naso perché indossavo gli occhiali. Ha staccato la spinta del telefono e mi diceva “Stai zitta o ti ammazzo!”. Io avevo più paura per mio marito – spiega – Da quando è stato operato è sulla sedia a rotelle, e in quel momento era in cucina. Non credo si sia nemmeno accorto del trambusto». Gli unici a salvarsi sono stati 350 euro che Ester aveva nella borsetta. «Avrei preferito che avessero preso solo quelli» sospira l’anziana. Una volta svuotata la cassaforte i malviventi hanno afferrato Ester e l’hanno chiusa nell’antibagno, per poi andarsene. L’anziana ha dovuto aspettare che rientrasse­ro la nipote e il marito che vivono al piano terra e che quella mattina erano in palestra. Liberata la nonna, hanno chiamato la polizia. «Sono convinta che ci abbiano studiato prima di venire a rubare – afferma Ester – Sapevano che eravamo soli e che mia nipote era via».

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