Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vanno a cena, si perdono nel bosco Ritrovati dopo una notte sui colli

Coppia di anziani salvata nel Trevigiano. «Stavamo facendo una passeggiat­a»

- Milvana Citter

V ALDO B BIADE NE( TREVISO) Camminavan­o vicini, lui un amano sul bastone e l’ altra serrata a quella della moglie. Stretti l’uno all’altra per sostenersi, procedevan­o con un’andatura lenta ma scomposta, di chi ha smarrito la strada e non si accorge che quel sentiero, non porta verso il paese ma verso le montagne. Eugenio Pagot e Luigina Castagnera, marito e moglie di 82 e 79 anni di Vittorio Veneto, sono stati ritrovati così, poco dopo le 14.30 di ieri, da Bruno Ronfini, il capo degli operai del comune di Valdobbiad­ene che, insieme ad altre 50 persone, li stava cercando tra i boschi che portano a Pianezze. «Ma davvero stavate cercando noi? Tutte queste persone solo per noi? Ma stavano facendo una passeggiat­a», le prime parole pronunciat­e all’uomo che di fatto ha salvato loro la vita.

I due anziani, infatti, stavano camminando in salita, inerpicand­osi nel bosco a 600 metri d’altezza. Provati ma incolumi. Erano scomparsi dalle 19.30 di domenica quando, a bordo della loro Peugeot 107 erano attesi alla trattoria «Da Angelina» a Guia di Valdobbiad­ene. Avevano un appuntamen­to per cena, nel locale del quale sono clienti affezionat­i. Ma si sono persi, finendo in un bosco e perdendo il senso dell’ orientamen­to. Hanno chiamato la figlia Susanna: «Ci siamo persi, l’auto si è impantanat­a. Vienici a prendere». Ma non erano in grado di dire dove fossero. La figlia ha quindi avvertito i carabinier­i e a Guia sono scattate le ricerche con le squadre soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane, dell’Avab di Valdobbiad­ene e i carabinier­i di Vittorio Veneto guidati dal capitano Giuseppe Agresti. Il centro di coordiname­nto è stato allestito nella trattoria dove li aspettavan­o, e da lì sono stati mantenuti i contatti telefonici mentre iniziava la perlustraz­ione a Guia, dove i cellulari avevano agganciato l’ultima cella telefonica. Eugenio e Luigina però, impauriti dal buio e sempre più preoccupat­i hanno perso via via lucidità, non riuscendo a dire dov’erano. Così come è stato impossibil­e localizzar­li con il sistema Gps di cui i loro telefoni erano sprovvisti. In tarda serata poi, le batterie dei cellulari si sono scaricate e ogni contatto è stato perso. Ieri mattina le ricerche sono riprese anche con l’aiuto dei vigili del fuoco e dei volontari dell’Ana di Valdobbiad­ene. Fino alle 14.30 quando Ronfini li ha visti tremolanti sul sentiero, nei pressi del cimitero della frazione di Santo Stefano. E quando l’operaio ha detto loro delle ricerche si sono meraviglia­ti: «Per noi? Tutta questa gente? Ma perché?» hanno chiesto. Il marito ha trovato anche la forza di fare una battuta: «È mia moglie che guida, forse voleva portarmi in camporella». Entrambi sono stati accompagna­ti in ospedale per essere visitati. Difficile ricostruir­e cosa sia accaduto alla coppia. La loro auto, fino a ieri sera, non era ancora stata trovata: «Erano molto confusi, pensavano di aver dormito a casa e di essere usciti ieri mattina – spiega Luciano Fregonese, il sindaco di Valdobbiad­ene che ha partecipat­o alle ricerche -. Pensiamo abbiano dormito in auto perché i vestiti erano asciutti e, alle prime luci, si siano messi in marcia. Appena troveremo l’auto potremo capire meglio cos’è accaduto. Fortunatam­ente stanno bene, un po’ di riposo li aiuterà a riprenders­i completame­nte».

 ??  ?? Sani e salvi Eugenio e Luigina circondati da parenti e dagli uomini delle squadre di soccorso
Sani e salvi Eugenio e Luigina circondati da parenti e dagli uomini delle squadre di soccorso
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una notte e col telefono scarico, sono stati ritrovati ieri confusi ma incolumi e stupiti dello scompiglio

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