Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Zambon scommette sul Fluimucil in Cina e investe 30 milioni sul sito di Vicenza
VICENZA Mille e 380 milioni di persone che consumano ogni anno 108 miliardi di dollari in medicinali. È la Cina, mercato straordinario sul quale il colosso farmaceutico di Vicenza Zambon ha scelto di puntare con la massima decisione, investendo 30 milioni di euro per moltiplicare per dieci le vendite del Fluimucil.
Cavallo di battaglia della casa berica, il mucolitico oggi corre ad alleviare gli attacchi di tosse dei cinesi con la cadenza di un container riempito per tre quarti al giorno. Una volta costruito, entro il 2021, il nuovo edificio da 6.600 metri quadrati, non a caso già battezzato «Marco Polo», alle farmacie del Celeste Impero di Fluimucil ne arriveranno quotidianamente sette container in confezione ampolle. Il prodotto, fra cinque anni, sarà così entrato nel formulario di settemila ospedali, cioè il doppio di quelli in cui oggi è presente.
Il potenziamento, affrontato in partnership con la biofarmaceutica milanese AstraZeneca, implicherà anche l’incremento della attuale base occupazionale di 120 unità, per il 70% operatori di linea in produzione e per il rimanente 30% professionisti specializzati per laboratori di qualità. In questo modo sarà triplicato, da 60 a 180, il numero di addetti che già lavorano per la produzione di Fluimucil da esportare in Cina. Area del mondo che, ribadisce ancora l’amministratore delegato di Zambon, Roberto Tascione, è «un mercato in forte espansione e che stimola un rapido incremento di produzione» ma non soltanto per il farmaco specifico. La società di Vicenza sta infatti conducendo interessanti sperimentazioni sia su altre sostanze curative delle malattie respiratorie sia sul fronte delle patologie degenerative. E uno sguardo più attento sulla demografia cinese rivela come la popolazione con più di 65 anni d’età sfiori il 10% il che, tradotto in valori assoluti significa 131 milioni di persone potenzialmente interessate a farmaci in grado di contrastare manifestazioni invalidanti tanto più frequenti con l’avanzare degli anni.
Oggi i prodotti Zambon sono presenti sugli scaffali delle farmacie di 86 Paesi, L’azienda opera attraverso 20 filiali in Europa, Asia e America e possiede unità produttive in Italia, Svizzera, Francia, Cina e Brasile, asset in cui lavorano complessivamente circa 2.700 addetti. La ricerca si sta concentrando anche sulle malattie rare e su aree come il Parkinson e la Fibrosi cistica.