Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Il Maestro e Margherita» Comico e tragico sul palco

La pièce tratta dal romanzo di Bulgakov da giovedì al Goldoni

- Caterina Barone

Èaffidato al carisma scenico di Michele Riondino (molto amato dal pubblico come protagonis­ta della serie televisiva «Il giovane Montalbano») e alla sua versatilit­à interpreta­tiva il complesso ed enigmatico personaggi­o di Satana/Woland in Il maestro e Margherita, una versione teatrale scritta da Letizia Russo dell’omonimo romanzo di Michail Bulgakov. Lo spettacolo, in programmaz­ione al Goldoni di Venezia da giovedì 8 (ore 20.30) a domenica 11, è diretto da Andrea Baracco. Al fianco di Riondino, Francesco Bonomo e Federica Rosellini, coadiuvati da un folto gruppo di attori: Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe, Oskar Winiarski. Scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta, luci di Simone De Angelis, musiche originali di Giacomo Vezzani.

Sintetizza­re per la scena le oltre 300 pagine del romanzo e ridurre l’infinito numero di personaggi (sono più di 146) che lo popolano senza intaccare il senso profondo della scrittura di Bulgakov e quella sorta di panorama eterogeneo dell’umano e del sovraumano, è certamente una sfida non da poco che Letizia Russo ha risolto con acribia. Giostrando­si tra le tre linee narrative su cui si muove il racconto originale (l’irruzione a Mosca del Diavolo e dei suoi aiutanti, la tormentata storia d’amore tra il Maestro e Margherita, e la vicenda umana del governator­e di Palestina, Ponzio Pilato) Andrea Baracco nella sua lettura ha giocato sul registro comico e su quello tragico, interrogan­dosi su quale sia la natura dell’uomo e dell’amore.

«Basso e alto convivono costanteme­nte – spiega - creando un gioco quasi funambolic­o, pirotecnic­o, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell’impossibil­e, del grottesco, della miseria e del sublime». Sulla scena agisce un meccanismo di moltiplica­zione dei registri e dei ruoli, che fa dell’evocazione e dell’immaginazi­one le chiavi per immergersi in un racconto tragicomic­o come la vita e per cercare di rispondere a un’inquietant­e domanda: cosa succede se qualcuno arriva ad inoculare i semi del caos nelle maglie di una struttura umana formata e solida? È un salto nel buio delle possibilit­à e delle contraddiz­ioni nascoste nella natura del singolo e della struttura sociale.

 ??  ?? Classico «Il Margherita», Maestro e sul palco interpreta­to da Michele Riondino È uno dei titoli del cartellone dello Stabile
Classico «Il Margherita», Maestro e sul palco interpreta­to da Michele Riondino È uno dei titoli del cartellone dello Stabile

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