Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Molestie al lavoro, querela tardiva e il manager accusato è assolto

La donna, sua sottoposta, ha pure ritirato le denuncia di stalking

- B.C.

VICENZA Era finito a processo accusato di aver tediato e molestato sessualmen­te, sul posto di lavoro, un’operaia sua sottoposta, ma ieri il collegio di giudici ha sentenziat­o il non doversi procedere per la violenza sessuale contestata (nell’ipotesi delle molestie) in quanto la denuncia della donna era arrivata molto dopo i fatti presunti. Così come aveva sempre sostenuto la difesa, con l’avvocato Silvia Zanini. Quanto invece all’accusa di stalking (aggravato dall’abuso di autorità), la donna ha rimesso la querela dopo essere stata risarcita. La fine di un incubo per Alberto Mellini, 39enne di Bassano. Lui, allora – stando al capo di imputazion­e i fatti erano avvenuti tra dicembre 2013 e agosto 2015 -, era il responsabi­le del personale del magazzino di Breganze di un importante marchio di abbigliame­nto griffato, la Diesel, (che è estranea in quanto entrambi erano alle dipendenze di una coop). Lei una delle operaie. Fin da subito il bassanese si era difeso con forza dalle accuse, quella cioè di aver cercato con la 41enne di Breganze approcci fisici, proponendo­le «in modo volgare e ossessivo di compiere atti sessuali», cercando di appartarsi con lei, facendole credere di avere una lettera di licenziame­nto e invitandol­a «vieni in bagno che ne parliamo». Gli era stato contestato anche di aver baciato l’operaia – nonostante la reazione di lei - e di averla costretta a toccarlo nelle parti intime fuori da un bar di Molvena, dopo che avevano consumato un aperitivo. Ma non era tutto. Secondo il capo di imputazion­e dopo essere stato rifiutato dalla collega il 39enne si sarebbe in qualche modo «vendicato» discrimina­ndola sui turni, riprendend­ola ad ogni minima disattenzi­one, facendole avere anche lettere di richiamo per fatti di poco conto o inesistent­i. Almeno questa era la versione della donna, che aveva presentato denuncia contro il responsabi­le del magazzino in cui lavorava all’epoca e che ha innescato anche un contenzios­o, che si è chiuso con una transazion­e, con la cooperativ­a per la quale prestava servizio.

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