Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte chiuso, Angarano isolato Il Comune: eventi e sosta gratuita

Passaggio pedonale vietato, i negozianti protestano: iniziative per aiutare il rione

- Raffaella Forin

BASSANO Dieci giorni di chiusura continuati­va del Ponte degli Alpini, oggi. E non vi sono certezze sulla sua riapertura. Anche ieri i sub delle ditte «Zara costruzion­i metalmecca­niche» di Venezia e della «Lucatelli diving» di Trieste che stanno rinforzand­o le stilate 3 e 4 della struttura, non sono riusciti ad entrare nell’alveo per controllar­e lo stato delle fondazioni dopo la piena del Brenta della scorsa settimana, passaggio necessario per ripristina­re il transito pedonale del Ponte. «Anche per le piogge cadute nelle ultime ore, la corrente è ancora molto veloce, e l’acqua troppo torbida per ispezionar­le in sicurezza - informa l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo In qualsiasi caso, per riaprire è indispensa­bile che il livello del fiume scenda sotto la soglia di sicurezza fissata in un metro 55 centimetri».

Nell’attesa, approfitta­ndo della chiusura del passaggio, oggi il monumento torna sotto la lente. Sono stati programmat­i per stamane nuovi rilievi topografic­i finalizzat­i a rilevare eventuali cedimenti o scostament­i del legno dovuti alla «brentana». I dati elaborati saranno poi sovrappost­i a quelli registrati dai sensori posizionat­i due anni fa sulla struttura, che al momento non hanno colto movimenti dall’inizio della piena. Tuttavia, la parte più importante da ispezionar­e è quella sommersa dopo che ha ricevuto forti sollecitaz­ioni non solo dalla furia dell’acqua ma dai detriti, in particolar­e alberi, trasportat­i a forte velocità dalla corrente: se ne vedono diversi incagliati­si lungo gli argini. «Ci sono i puntelli da controllar­e, ad esempio, che potrebbero avere ricevuto delle spinte ed essersi spostati o danneggiat­i - chiarisce l’assessore - Una verifica prima della riapertura del passaggio è necessaria, ma è legata alle condizioni del Brenta, che cala più lentamente del previsto».

Nel frattempo, a seguito anche delle proteste dei commercian­ti di Angarano - a più riprese hanno dovuto fare i conti con la chiusura del ponte rimanendo isolati dal resto della città con le attività fortemente penalizzat­e - l’amministra­zione ha deciso alcuni provvedime­nti per ridurre i disagi e dare loro respiro. Dopo l’istituzion­e del bus navetta, che collega gratuitame­nte l’antico borgo con il centro storico passando a sud della città, ieri la Giunta ha temporanea­mente sospeso i parcheggi a pagamento nel tronco est di via Angarano (dall’incrocio semaforico con via Scalabrini in direzione monumento palladiano). Da oggi, la sosta sarà a disco orario di 60 minuti fino a quando la situazione non sarà normalizza­ta.

Per andare incontro agli stessi operatori, l’amministra­zione sta anche organizzan­do degli appuntamen­ti che si terranno sulla stessa via. «Spettacoli e manifestaz­ioni capaci di attrarre gente in quel punto», anticipa l’assessore. Pare invece difficile prevedere sconti sulle tariffe e tasse per chi ha subìto un calo negli affari. «Il meccanismo è complesso - riferisce Campagnolo - Ma siamo ragionando sulla possibilit­à di prevedere dei contributi da assegnare a chi è rimasto danneggiat­o da questa situazione». Anche alcuni gruppi cittadini si stanno attivando per rianimare la strada con un mercatino.

Sul fronte dell’intervento di restauro, intanto, sembra in dirittura d’arrivo la firma del contratto con la Inco di Pergine Valsugana, subentrata alla Vardanega Costruzion­i. Ma per l’avvio dei lavori si dovrà attendere la fine di dicembre come prevede la finestra invernale definita dal Genio civile per lavorare nell’alveo.

Non sembra, infine, preoccupar­e gli amministra­tori comunali l’apertura di un’istruttori­a dell’Anac (Autorità nazionale anticorruz­ione) sui lavori di restauro a seguito degli esposti presentati dalla Vardanega e dal Comitato Amici del Ponte. «Sono mesi che con Anac ci scambiamo la documentaz­ione dell’intervento», osserva Campagnolo.

Nuovi rilievi Oggi sono state programmat­e altre verifiche su eventuali effetti negativi della piena del Brenta sul Ponte degli Alpini

Campagnolo Anticorruz­ione? Sono mesi che ci confrontia mo sull’intervento

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