Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Altri due smottamenti Quartiere resta isolato
I fenomeni a Spagnago e Valli del Pasubio
VICENZA I danni del maltempo dei giorni scorsi non sono finiti. Ora è tempo di frane e smottamenti in quei territori già fragili, che avevano già subito danni nel 2010. È quello che si sta verificando in provincia. A partire da Spagnago di Cornedo, dove domenica sera tre massi di roccia, uno dei quali di quaranta quintali, sono precipitati dal monte che si innalza su via Zanella, arrivando vicino ai giardini, terrorizzando i residenti. Il sindaco Martino Montagna, dopo un sopralluogo con un geologo, ha emesso un’ordinanza di messa in sicurezza per il proprietario del monte, perché provveda, anche con reti para massi, ad evitare che accada ancora.
Ad attivarsi per le emergenze anche l’amministrazione di Valli del Pasubio che deve fare i conti con tre frane, con un quartiere che ieri è rimasto isolato. I residenti, loro malgrado, dovranno allungare il tragitto e percorrere pure una strada bianca a senso unico per aggirare la frana. Il sindaco Armando Cunegato si è già attivato per il ripristino. E se l’Altopiano di Asiago, l’area del Vicentino più martoriata dal maltempo, sta cercando di tornare alla normalità, ecco che c’è chi fornisce un contributo concreto alla rinascita. Stefano Busolin, presidente di Ascotrade, ha annunciato ieri che verranno donate ad Asiago «duemila alberi da cui ripartire», per un nuovo bosco. Un’iniziativa, questa, nell’ambito del progetto Fabbrica dell’Aria. «Presto con i tecnici – ha detto Busolin - andremo ad identificare le essenze più adatte e la zona in cui avviare la piantumazione».
Ascotrade dona all’Altopiano duemila alberi per sostituire le piante devastate