Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Brugnaro: «A Venezia nessuno la fa franca»
VENEZIA «A nome della Città di Venezia e mio personale, voglio esprimere il più sentito ringraziamento alla Procura della Repubblica, al Servizio centrale operativo della polizia di Stato, alla questura e a tutte le forze dell’ordine per l’arresto dei cinque responsabili del furto dei gioielli a Palazzo Ducale». È un sospiro di sollievo quello tirato ieri sera dal sindaco Luigi Brugnaro. La notizia dell’arresto della banda sospettata d’essere l’autrice del furto non è giunta inaspettata. Il Comune era al corrente da tempo dei progressi delle indagini e sapeva che era questione di giorni, ma la delicatezza della faccenda imponeva ancora più cautela.
«Questo periodo di attento lavoro di intelligence, durante il quale sono stato costantemente informato dei passi avanti, è stato ancora più complesso a causa della collaborazione della polizia di diverse nazioni», commenta il sindaco, che già negli istanti successivi al furto «come Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici» aveva garantito la massima collaborazione agli inquirenti. Fondamentali, infatti, sarebbero state le registrazioni delle tante telecamere sparse in città e messe immediatamente a disposizione degli investigatori. «Abbiamo assicurato alla giustizia chi pensava di poter delinquere a Venezia e di farla franca», conclude soddisfatto Brugnaro.
Nulla si sa, invece, dei gioielli, anche se in laguna si vocifera con insistenza che una parte sia già stata recuperata. «Siamo in silenzio stampa e non posso dire nulla in proposito, ma posso dire di essere sempre stata fiduciosa, dopo il furto sapevamo che le forze dell’ordine si stavano muovendo su piste concrete — rivela la direttrice dei Musei Civici, Gabriella Belli —. Siamo sempre rimasti in contatto con gli investigatori e dopo lo choc iniziale li abbiamo affiancati, cercando di facilitare come possibile il loro lavoro». In attesa dei dettagli, che verranno resi noti in una conferenza stampa congiunta stamattina, c’è chi parla di contatti in corso per girare un film sulla vicenda, con tanto di sopralluoghi già effettuati a Palazzo Ducale.