Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Sono soldi per le urgenze Ora via i lacci burocratici per la ricostruzione»
Il ministro Fraccaro: «Nella manovra soluzioni straordinarie per i boschi»
VENEZIA Il ministro per i Rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro parla delle risorse stanziate e assicura: «Nella manovra ci saranno interventi speciali per i boschi».
Ministro Riccardo Fraccaro, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza ma in Veneto molti lamentano le poche risorse stanziate rispetto ai danni patiti dal Bellunese.
«Il Governo ha stanziato 53,5 milioni da investire subito. Sono fondi per fronteggiare l’emergenza, dare assistenza alla popolazione, intervenire sulla sicurezza e ripristinare i servizi essenziali. Altri 200 milioni arriveranno entro la fine della prossima settimana, ci saranno altre due fasi di ricognizione per offrire tutto il supporto possibile. A queste risorse vanno poi aggiunti i 2 milioni e mezzo di euro che il M5S verserà in un fondo della Protezione Civile, frutto della riduzione degli stipendi dei nostri parlamentari. Un gesto di cui sono orgoglioso».
Ci saranno ulteriori stanziamenti in legge di Stabilità? Verranno utilizzati i fondi Ue? Si ricorrerà al prestito della Banca Europa per gli Investimenti?
«Con la legge di bilancio sono stati sbloccati ben 4,2 miliardi per le Regioni da investire sul dissesto idrogeologico, mentre stiamo facendo le necessarie analisi sul ricorso al fondo di solidarietà dell’Ue e dialogando con la Bei per rivalutare i progetti a cui destinare quei fondi. Lo Stato c’è e lo dimostra».
Viste le difficoltà incontrate dal Governo nella copertura dei danni da catastrofe, sempre più frequenti, lei condivide l’ipotesi di un’assicurazione obbligatoria per i cittadini?
«Bisogna contemperare diverse esigenze, serve una soluzione di sistema: dobbiamo confrontarci su un intervento strutturale per salvaguardare l’ambiente e al tempo stesso tutelare l’incolumità dei cittadini».
Sul piano normativo gli amministratori locali ora chiedono deroghe, così da semplificare i processi burocratici e
permettere una ricostruzione più veloce. È possibile?
«È una strada assolutamente percorribile e credo sia possibile darvi corso nell’ordinanza di nomina del commissario. La semplificazione degli iter burocratici è da sempre una nostra priorità. Pensiamo anche a misure di sollievo fiscale da inserire nel decreto in materia. Faremo tutto quanto è in nostro potere per consentire a cittadini e imprese di ripartire, di tornare alla normalità il prima possibile».
Il Governo ha annunciato lo smantellamento di Italia Sicura, la missione creata dal Governo Renzi. Perché?
«Con Italia Sicura sono state tolte risorse e sul fronte della prevenzione del rischio è stato fatto poco o nulla. Abbiamo
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La seconda tranche Entro la fine della prossima settimana arriveranno altri 200 milioni
restituito le competenze in materia di difesa e messa in sicurezza del suolo al ministero dell’Ambiente».
Che tipo di azioni intendete mettere in atto per contrastare il dissesto idrogeologico?
«Il Governo destinerà 900 milioni in tre anni a questo scopo, è un nostro impegno».
Avete in mente misure speciali per la devastazione dei boschi?
«I boschi rappresentano un importante strumento di prevenzione dei rischi idrogeologici e meritano grande attenzione. Un’ipotesi da vagliare potrebbe essere quella di inserire provvedimenti straordinari nella manovra».
Al di là del maltempo, la montagna vive un momento di grande difficoltà e rischia lo spopolamento. Come si può invertire la rotta? L’autonomia potrebbe aiutare?
«L’autonomia è sempre un valore aggiunto. Per evitare lo spopolamento dei piccoli Comuni di montagna servono politiche serie, servizi e infrastrutture sostenibili: è su questo che vogliamo concentrarci come Governo del cambiamento».
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Stop alle tasse
Nel decreto fiscale ci saranno misure di sollievo per famiglie e imprese colpite