Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
A22, passa la linea dei governatori del Nordest «No alla statalizzazione»
TRENTO «Siamo soddisfatti». Così i presidenti delle Province di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti, ieri all’uscita dal ministero delle Infrastrutture, dopo l’incontro con il ministro Danilo Toninelli sul rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero «Il ministro proseguono - ha accolto le nostre richieste». Sulla società in house i governatori avevano allargato ai colleghi del Nordest, il veneto Luca Zaia e il friulano Massimiliano Fedriga, alle prese con il rischio che lo stesso si potesse ripetere su Autovie Venete. La questione riguarda il rilievo dei rappresentanti dello Stato nel comitato paritetico a sei (3 governativi, 3 dei soci pubblici territoriali) che presidierà l’accordo-quadro sul corridoio del Brennero al cui interno è ricompreso l’affido diretto della gestione di A22. Toninelli aveva proposto che il presidente del consiglio di sorveglianza fosse nominato dal governo. Con un voto che valeva doppio. Posizione che Trento e Bolzano avevano contestato, rifiutando un diritto di veto dello Stato.
«Sul comitato di sorveglianza, da non confondere con il cda — sottolinea Kompatscher — le decisioni strategiche saranno prese a maggioranza, senza voto determinante del rappresentante governativo». «Se i tre rappresentanti territoriali non saranno d’accordo su una decisione — precisa Fugatti — potranno bloccarla. E così potrà fare lo Stato». In realtà, qualche paletto c’è. Senza voto positivo del presidente ogni decisione si ferma.Poi la nomina del presidente del comitato:I sarà indicato dalla terna di nomina ministeriale. «Ma per la sua individuazione — fa sapere il governatore trentino — è garantita una interlocuzione con i territori». Nessun accenno, invece, alla Valdastico.