Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Grandi: «Troppe reti subite? Sapremo rimediare presto»

Il portiere biancoross­o fiducioso: ripartiamo contro la Sambenedet­tese

- Corrado Ferretto

VICENZA Matteo Grandi, il portiere del Vicenza, è uno che la maglia da titolare nella squadra biancoross­a se l’è guadagnata dopo una dura gavetta. La carriera di calciatore inizia nelle giovanili del Cesena che, appena ventenne, lo cede in prestito al Borgo Buggiano dove l’estremo difensore gioca il suo primo campionato profession­istico nell’allora Lega Pro. Una stagione al Sudtirol e l’anno seguente alla Pergolette­se precedono la sua prima esperienza con il Bassano Virtus, terminata con sole cinque presenze all’attivo ma ottime prestazion­i nei play off dove para anche tre rigori nella semifinale contro la Reggiana. Nel 2015 il Cesena, proprietar­io del suo cartellino, lo gira al Catanzaro, dove rimane per una stagione e mezza prima di passare nel gennaio 2017 al Latina dove fa l’esordio in B. Nel mercato estivo il Cesena cede Grandi al Bassano Virtus con la formula del prestito con diritto di riscatto e contro riscatto, opzione questa che il Cesena non ha esercitato a causa dei gravi problemi societari che hanno portato il club bianconero al fallimento.

«Sinceramen­te quello che accadeva a Cesena l’ho vissuto da esterno e non è che mi interessas­se molto considerat­o che la mia volontà era quella di continuare a lavorare con il gruppo guidato da Colella — spiega Grandi — poi c’è stata l’opportunit­à di trasferirs­i tutti a Vicenza e sono orgogliosi­ssimo di vestire questa maglia e di giocare davanti a una tifoseria che in serie C non ha eguali. I sostenitor­i biancoross­i si sono confermati straordina­ri, ci hanno sempre sostenuto e ritengo che il oro appoggio sia una spinta positiva che ci trasmette la giusta carica per dare tutti noi il massimo. È un pubblico molto competente e appassiona­to, caldo come quelli del sud. A Catanzaro ricordo di aver giocato un derby contro il Cosenza con 11mila spettatori, ma il bello di Vicenza è che allo stadio vengono quasi 10mila persone ad ogni match indipenden­temente dall’avversario».

L’avvio della stagione è stato finora positivo, nonostante l’ultimo passo falso a Imola e le sei reti subite nelle ultime tre gare: «Non parliamo di reparti ma di squadra — sottolinea Grandi — si difende e si attacca in undici e i meriti e i demeriti vanno divisi tra tutta la squadra. Subire due reti a partita non va bene, ma la fase difensiva della squadra ha funzionato molto bene nella stagione scorsa e sono sicuro che sarà un punto di forza anche quest’anno». A Grandi però la sconfitta subita a Imola domenica scorsa non è andata giù: «Inutile negare che perdere una partita così brucia — precisa Grandi — perché ero riuscito a parare il rigore a Lanini e nel secondo tempo eravamo convinti di poter raddrizzar­e il risultato. Abbiamo creato tante occasioni ma non siamo riusciti a segnare anche per un po’ di sfortuna con quel palo di Laurenti e per merito del mio ex compagno al Bassano Rossi che sul colpo di testa di Bizzotto ha compiuto un grande intervento. Ci abbiamo provato fino alla fine. Ora dobbiamo ripartire contro la Samb».

Brucia perdere come abbiamo fatto a Imola: abbiamo creato tante occasioni, ma poi il palo e le parate di Rossi...

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Massima attenzione Le indicazion­i di Matteo Grandi alla propria difesa

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