Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ivany il duro: «Felice di rivedere l’Italia, presto in Altopiano»
ASIAGO Per adesso nessuna dichiarazione ufficiale, se non un laconico ma soddisfatto «sono contento di tornare a lavorare in Italia e sono felicissimo che l’Asiago mi abbia scelto. Non vedo l’ora di cominciare, sarò sull’Altopiano non appena completate le operazioni di visto legate agli aspetti burocratici del trasferimento». Ron Ivany, quasi 70 anni, ha la fama di duro ma non ha ancora rinunciato al suo sogno. La sua vita è sul ghiaccio ad allenare, a rimanere sul pezzo, a provare a vincere di nuovo l’Alps League. Un’esperienza ultradecennale e tanto pragmatismo. Nato a Toronto nel 1949, Ivany ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera da allenatore, iniziata nel 1979 col Gardena. In Italia ha allenato per 23 stagioni, guidando dalla panca le squadre di Gardena, Varese, Bolzano, Milano, Fassa e Valpellice. Non c’è stata, però, solo l’Italia per il nuovo coach Stellato, Ivany ha infatti guidato anche il Davos e il Langnau in Svizzera, il Villacher in Austria, lo Schwenninger e l’Adler Mannheim (come assistente allenatore) in Germania. La carriera del nocchiero canadese è arricchita da varie esperienze come allenatore della Nazionale Azzurra, tra cui tre Mondiali di Top Division e due Olimpiadi, e da una stagione come scout per i Minnesota Wild della Nhl. Nel palmares di Ivany due scudetti vinti con il Gherdëina nelle due stagioni comprese tra il
1979 e il 1981, una Alpenliga conquistata con il Bolzano nel 1993-1994, un titolo della Del tedesca nel 2000-2001, vinta nel ruolo di vice-allenatore degli Adler Mannheim, e una Coppa Italia con i Rittner Buam nella stagione 20092010. Ora l’Asiago, che in passato aveva già provato a ingaggiarlo. Una bella sfida.