Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’ex moglie accusa: mi voleva islamica Ma viene assolto
VICENZA Le accuse dell’ex moglie erano pesanti – dall’averla costretta a portare il velo all’averla stuprata - e per quelle era finito sul banco degli imputati. Ma ieri pomeriggio il collegio lo ha assolto, per insufficienza di prove. La fine di un incubo per il 41enne A.B., nato in Marocco ma cittadino italiano. Il suo legale, Anna Zanini, nel corso del dibattimento ha cercato di smantellare il castello accusatorio a partire da testimoni e colleghi di lavoro, che in aula hanno smentito le accuse formulate dalla vicentina di 43 anni, ingegnere (avvocati Paolo Mele senior e Luca Tessarolo). Quelle cioè di averla costretta a portare il velo (almeno in casa), a non mangiare a tavola con lui e i fratelli ma invece a servirli, a non avere a che fare con uomini, nemmeno sul lavoro, e a rimanere a casa, tanto da perdere il posto. La donna, stando al capo di imputazione, sarebbe stata sottoposta ad un processo di «islamizzazione» e se osava opporsi il marito diventata aggressivo, molesto, ossessivo. Tanto da controllarle il cellulare tutti i giorni, pedinarla al lavoro o farle improvvisate in ufficio. Ma oltre ai maltrattamenti era accusato anche di violenza sessuale, di aver preteso dei rapporti, anche con percosse. Tutte contestazioni che sono cadute: è arrivata l’assoluzione.