Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Galà del calcio, Campana stupisce «Bassano e Cittadella si fondino»
L’ex presidente Aic: ne guadagnerebbero tutti. Reazioni fredde, applausi ai premiati
VICENZA La diciottesima edizione del Galà del Calcio Triveneto, organizzata dall’Associazione Italiana Calciatori e dall’Ussi Veneto, è andata in scena ieri mattina al Teatro Comunale di Vicenza fra tanti applausi, battute, strette di mano e qualche pacca sulle spalle.
A dominare la scena, nelle chiacchiere degli addetti ai lavori presenti, il momento negativo di Chievo e Verona e una battuta a sorpresa di Sergio Campana, ex presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, che nei minuti finali delle premiazioni, fra il serio il faceto ha detto: «Da bassanese vorrei dire che spero in una fusione fra Cittadella e Bassano, ne beneficerebbero entrambe le realtà».
La platea non ha battuto ciglio, così come il presidente del club granata Andrea Gabrielli, presente in sala per accompagnare il suo allenatore Roberto Venturato, che succede a Filippo Inzaghi come miglior allenatore del Triveneto: «Riuscire a vincere domenica col Venezia e fare una prestazione così importante — ha sorriso il tecnico italo australiano — sicuramente dà gratificazione. Sfoggio un bel sorriso nel ritirare questo premio alla guida del Cittadella. Lo condivido con tutto il mio staff e con chi mi ha accompagnato in questo percorso e che continuerà a farlo. Credo che il secondo tempo di domenica col Venezia sia stato uno dei migliori in assoluto da quando alleno questa squadra. La Serie A? Per ora è soltanto un sogno, più avanti si vedrà».
Fra i premiati, fra gli altri, si sono alternati sul palco del Teatro Comunale Radovanovic (Chievo), Caracciolo (Verona) e Proia (Bassano, ora al Cittadella): «Sono orgoglioso di ricevere un premio come quello di oggi perché significa che hai lavorato bene e con me lo hanno fatto tutti i miei compagni».
Assenti Beccaro (Mestre, ora alla Triestina) e Domizzi (Venezia). Gli studenti delle scuole superiori presenti hanno applaudito l’ex Vicenza Pietro De Giorgio, ora all’Este, che ha ritirato il riconoscimento come miglior giocatore biancorosso nella disgraziata stagione scorsa, quella del fallimento che ha preceduto la rinascita sotto l’ala di Renzo Rosso.
«È stato un anno disgraziato – ha spiegato De Giorgio - purtroppo ho passato più tempo all’Aic che in spogliatoio. Sappiamo i problemi societari che ci sono stati e sono contento che il Vicenza sia ripartito con una proprietà sana. È stato un onore vestire la maglia biancorossa, adesso sono all’Este e siamo secondi in D. È un campionato difficilissimo, pensavo onestamente fosse più semplice, ma la cosa che più mi piace è che ci sono tanti giovani e questo rappresenta una bella iniziativa da mantenere».
«È stato un onore vestire la maglia vicentina, sono felice che state volando»
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Venturato
Questi applausi li condivido con il mio staff e la squadra. La serie A? Per ora è solo un sogno
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Proia
Sono orgoglioso di avere un riconoscimento come questo, vuol dire che ho lavorato bene