Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Nuova» Fondazione Roi, il primo Consiglio si arena e non si sceglie il presidente
VICENZA La prima non è buona. Il consiglio di amministrazione della Fondazione Roi, chiamato ieri a nominare i nuovi ruoli di presidente e vice, ha prodotto una fumata nera. Ovvero, nessuno dei quattro componenti del nuovo cda è stato indicato nelle figure di vertice, segno di uno stallo, che si è verificato in occasione dell’indicazione di un quinto componente.
Ad oggi infatti il consiglio di amministrazione della Roi - il più importante ente di mecenatismo culturale della città - è composto dagli exconsiglieri rinominati Giovanna Rossi di Schio (indicata dal Fai-Fondo ambiente italiano) e Francesco Gasparini (indicato dalla Diocesi di Vicenza) a cui si affiancano il direttore dei musei civici del Comune, Mauro Passarin (membro di diritto), e Paolo Menti (in quota Accademia olimpica). Per poter eleggere presidente e vice occorre prima nominare un quinto componente, in modo da garantire una maggioranza in seno al Consiglio. E proprio sul quinto nome ieri si sarebbe prodotto lo stallo: sul tavolo sono stati portati molti nomi, di persone vicentine e non, con esperienze anche differenti, ma nessuna ha raccolto l’unanimità dei consensi. Dunque, l’esito del cda di ieri è stata la convocazione di una nuova riunione, in cui (forse) arrivare a una sintesi sul nome da indicare come prossimo consigliere. Solo con quel passaggio, poi, si potrà arrivare anche alla nomina dei ruoli di presidente e vice, che saranno ricoperti da uno dei cinque componenti del cda.
Il futuro presidente prenderà il posto dell’ex-Ilvo Diamanti, che guidò la Fondazione creata dal marchese Giuseppe Roi dal dicembre del
2016 e che in segno della discontinuità» avviò l’iter per l’azione di responsabilità nei confronti delle precedenti gestioni della Fondazione. In particolare, sotto i riflettori finirono le gestioni dal 2009 al
2016, quando a capo della Roi sedeva l’ex-presidente di Banca popolare di Vicenza, Gianni Zonin, e quando si verificò la maggiore compravendita di azioni dell’ex-istituto di credito. Quella stessa azione legale da parte della Roi, però, giace ancora nei cassetti e sarà compito del nuovo Consiglio, in caso, riproporla: l’iter non è ancora stato avviato perché nel corso dell’ultimo cda dell’era-Diamanti, l’estate scorsa, tre consiglieri (fra cui gli attuali Rossi di Schio e Gasparini) impedirono il voto facendo saltare il numero legale.