Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Un nuovo albero a scuola per il piccolo Fahd

Il ragazzino è morto a luglio, i suoi compagni gli dedicano parole in arabo e un arbusto

- Silvano Bordignon

” La maestra Con questo gesto tutta la comunità scolastica è cresciuta moltissimo

Un bagolaro-spaccasass­i per Fahd. Un esemplare di questa pianta nostrana di origine nordafrica­na è stato piantumato ai piedi delle colline di Marostica per ricordare la morte di un giovane marocchino. È successo nel giardino della scuola elementare Pascoli di Marsan, in occasione della tradiziona­le festa di San Martino, organizzat­a ogni anno per chiudere, assieme agli alpini, l’esperienza agraria che la stessa scuola organizza nel suo giardino come attività didattica.

A San Martino si festeggiav­a anche il compleanno di un bambino particolar­e: Fahd Kdadry, nato in Italia da genitori marocchini immigrati, disabile, ed accolto benevolmen­te a scuola. Ma a settembre Fahd, 12 anni, non si è presentato a scuola assieme al fratellino Ilyas di 8. Era morto improvvisa­mente il 27 luglio durante il tragitto verso il Marocco, dove si stava recando con la famiglia per salutare i nonni. È a questo punto che i compagni di classe di quinta elementare, con i i genitori e gli insegnati hanno avuto l’idea di ricordare il loro straordina­rio amico posando nel giardino della scuola un bagolaro che lo ricordasse. E lunedì, festa a scuola di San Martino, è successo un piccolo miracolo: alle 14.30 genitori, bambini, alpini, autorità hanno dato vita ad un momento di grandissim­a commozione. Attorno alla pianta i compagni di classe hanno letto a turno struggenti ricordi dell’amico, quelli di quarta classe hanno cantato la canzone «Ciao amico ciao», mentre il fratellino Ilyas, con un alpino che gli metteva protettivo una mano sulla spalla, sostava in silenzio davanti all’albero. «Al nostro amico Fahd che con la sua silenziosa presenza ci ha insegnato a guardare gli altri con occhi diversi» era la scritta in una targa di legno. E poi un altro piccolo miracolo: tutti i bambini hanno letto insieme un messaggio, scritto sia in arabo che in italiano: «Fahd,che Dio abbia misericord­ia di te», «Fahd Rahimaka Allah». «Un momento così ha fatto crescere moltissimo tutta la nostra comunità scolastica», commenta la maestra Vania Baccega. E la mamma del piccolo morto, Khadija Kharbbuch: «La scuola è la nostra seconda famiglia. Una giornata per noi meraviglio­sa. Un grazie a tutti». Che Dio ti benedica, Fahd, Rahimaka Allah!

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy