Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Jack e l’anima in biancorosso «Volevo esserci alla rinascita»
L’attaccante del Vicenza, già otto gol all’attivo, ha ritrovato la sua verve «Ci sono stati giorni difficili ma per questa maglia darò sempre tutto»
VICENZA E’ trascorso poco più di un anno da quella sconfitta subita nei minuti di recupero a Verona, dopo che i biancorossi erano andati vicini al clamoroso successo.
Quel passaggio mancato a Signori, solo davanti al portiere avversario con il Vicenza in vantaggio 2-1, l’aveva fatto finire sul banco degli imputati. Parte della tifoseria l’ha ritenuto colpevole di una retrocessione amara, ma Stefano Giacomelli ha voluto fortemente restare in biancorosso. L’anno dopo per la verità è stato se possibile ancora peggiore, con la società allo sbando, il fallimento e una retrocessione in serie D evitata solo ai play out contro il Santarcangelo. «Sono stati giorni molto difficili per me, perché ho ricevuto critiche e a volte offese pesanti — ricorda Giacomelli — e la cosa mi ha fatto male perché non credo di essermeli meritati. A Vicenza ho sempre dato il massimo, ci sono state stagioni molto positive come quella in cui abbiamo sfiorato la serie A, altre in cui le cose sono andate male. Ma il mio attaccamento a questi colori è sempre stato totale. Ho sempre voluto restare perché qui mi sento a casa». Il numero 10 del Vicenza, con due gol, uno all’andata e l’altro al ritorno, è stato il protagonista dello spareggio vinto con il Santarcangelo a maggio. Ed è stato suo il primo gol in campionato del Vicenza targato Renzo Rosso.
«Volevo fortemente partecipare a questo nuovo progetto e adesso sono molto contento di quello che, insieme ai miei compagni, stiamo facendo. Quel gol su rigore a Renate ha dato il via a una nuova pagina della storia biancorossa che mi auguro possa regalare ai tifosi vicentini le soddisfazioni che meritano». Nel frattempo Giacomelli ha segnato già otto reti, ed è il trascinatore della squadra in questo inizio di stagione. «La cosa più importante è che mi sento bene — precisa Giacomelli — mi sono allenato bene in estate e soprattutto il gruppo che è arrivato da Bassano mi ha accolto molto bene facendomi sentire subito uno di loro. La nostra forza è il gruppo, unito e compatto che crede in quello che fa e lavora duro ogni giorno per migliorarsi sempre». L’avvio di stagione di Giacomelli è stato importante perché non sono solo gli otto gol a metterne in risalto il momento positivo, ma anche la sua determinazione nel correre all’indietro difendendo sul terzino avversario, quella volontà di crederci sempre, quella concretezza che caratterizza tutti i componenti della rosa biancorossa.
I suoi gol, di cui tre su calcio di rigore, sono anche belli. Come la rete che ha sbloccato il risultato contro il Monza che è senza dubbio la perla della collezione. Quel destro di esterno a giro, al volo, che si è infilato nell’angolino della porta sotto la curva Sud ha fatto esplodere il Menti come non accadeva da tempo. Bellissima l’esecuzione anche della punizione con cui a Imola ha segnato il gol dell’1-2, da applausi l’azione personale con cui ha dribblato l’intera difesa della Samb segnando il gol della vittoria. Giacomelli nella squadra guidata da Giovanni Colella è un punto cardine, con Arma forma una coppia di attaccanti spauracchio per le difese. Ma domenica, contro il Sudtirol, Giacomelli sarà squalificato e sarà molto interessante vedere come Colella lo sostituirà. Possibile un inserimento di Tronco ma non è escluso che il tecnico possa adottare una soluzione diversa puntando su Curcio che scalpita per dimostrare il suo valore. Di sicuro Colella punterà sulla voglia di mettersi in evidenza di chi prenderà il posto dell’attaccante di Spoleto, che in tribuna sarà il primo tifoso dei compagni.
Domenica contro il Südtirol Giacomelli dovrà scontare un turno di stop