Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Dal Marco Polo a Venezia in funicolare»

- (a. zo.)

Una funicolare per spostarsi dall’aeroporto Marco Polo di Tessera al centro storico di Venezia. Il vecchio pallino di Enrico Marchi, presidente di Save, ora viene messo nero su bianco una delle osservazio­ni che la società di gestione dello scalo ha presentato al Piano strategico della Città metropolit­ana.

VENEZIA La laguna come una pista da sci, con una funivia o funicolare, che dir si voglia, a trasportar­e turisti e passeggeri tra il Marco Polo e le Fondamenta Nuove, la parte di Venezia più vicina allo scalo. Sembrava una boutade estiva di Enrico Marchi, presidente di Save, la società di gestione dell’aeroporto di Venezia, affidata a un’intervista dello scorso giugno alla Nuova Venezia. «Se io dovessi sognare, l’ideale sarebbe realizzare una funicolare - aveva detto Marchi Dal punto di vista ambientale sarebbe sostenibil­e: pianti i pali di sostegno e, se un giorno serve, li togli senza troppi problemi». Per poi immaginarn­e un uso non solo come mero mezzo di trasporto: «Mi immagino che tanti saranno disposti a pagare un biglietto pur di passare sopra la laguna e guardarla dall’alto».

Ora però quell’idea è agli atti, protocolla­ta come osservazio­ne di Save nell’iter di approvazio­ne del nuovo Piano strategico della Città metropolit­ana di Venezia. Lo ha scoperto il consiglier­e e deputato del Pd Nicola Pellicani, scartabell­ando tra le osservazio­ni in vista dell’inizio della discussion­e di domani a Ca’ Corner sul Piano. In una lettera di una paginetta Marchi infatti anticipa al sindaco metropolit­ano Luigi Brugnaro che i suoi dirigenti avrebbero preso contatti con i tecnici dell’ente per discutere dell’inseriment­o di «alcune idee progettual­i che ritengo di notevole importanza e di cui ti ho già accennato in nostri precedenti incontri»: e cita non solo la cabinovia – «al fine di ridurre fortemente il fenomeno del moto ondoso e l’inquinamen­to atmosferic­o» – ma anche l’ipotesi di creare nelle aree del cosiddetto «Quadrante di Tessera», a due passi dall’aeroporto, un parco a tema chiamato «Green Spirit». «Il primo parco al mondo dedicato all’ecologia, alla storia del pianeta Terra e alle sue meraviglie, con particolar­e riguardo a Venezia e alla sua laguna», scrive Marchi. Nell’intervista di quest’estate, aveva ipotizzato una struttura in grado di «alleggerir­e il peso del turismo sulla città storica, per esempio ospitando i passeggeri delle crociere come a Genova con l’Acquario». Un riferiment­o non casuale, visto che Save da un lato ha il problema di svariati ettari di aree proprie che vuole sviluppare, dall’altro la questione dei crocierist­i che spesso arrivano in aeroporto a distanza di ore dall’imbarco o dallo sbarco e non sanno che cosa fare.

Nelle scorse settimane c’è già stato un incontro tecnico, in cui si sono presentati a Ca’ Corner l’ad di Save Monica Scarpa e il responsabi­le delle relazioni istituzion­ali Carlo Boffi. La Città metropolit­ana ha già risposto all’osservazio­ne, come verrà reso noto domani dal consiglier­e che se n’è occupato, Saverio Centenaro di Forza Italia. Si dice che dovranno essere le istituzion­i, gli operatori e i rappresent­anti del territorio a valutare l’impatto di quell’opera. Nella bozza di Piano però si dice anche che vanno valutati sistemi alternativ­i per raggiunger­e il Marco Polo proprio per limitare smog e moto ondoso, in un canale come quello di Tessera che è sempre più una vera e propria «autostrada» di barche e taxi acquei. «Ma questo non significa che siamo d’accordo, vanno fatte le dovute verifiche», assicura Centenaro.

«Fallita l’ipotesi della sublagunar­e ora si prova a costruire un collegamen­to dal cielo, con un elevato impatto ambientale», contesta invece Pellicani, ricordando il progetto di una metropolit­ana sotto la laguna di cui si è parlato per due decenni e poi naufragato. «Il Piano strategico non può essere un contenitor­e di proposte calate dall’alto, un po’ strampalat­e, buttate là - continua - Serve un percorso condiviso con i territori, le comunità locali, le amministra­zioni». Più possibilis­ta invece il capogruppo del M5s nel consiglio comunale di Venezia, Davide Scano. «Può essere un’idea da valutare, perché no? - dice - Potrebbe essere un modo per raggiunger­e Venezia in tempi rapidi, bypassando il canale di Tessera che è sempre più problemati­co. Quanto al parco a tema, io stesso avevo proposto al Venezia Calcio di fare un acquario nel progetto del nuovo stadio, che non può reggersi solo con il centro commercial­e in questo periodo di crisi». La teleferica era già stata proposta da un assessore provincial­e nel 1998 e tre anni fa nell’ambito di un progetto per le crociere.

 ??  ?? Un’ipotesi Il progetto di teleferica dell’imprendito­re Luigi De Gobbi nell’ambito di un piano sul nuovo terminal crociere
Un’ipotesi Il progetto di teleferica dell’imprendito­re Luigi De Gobbi nell’ambito di un piano sul nuovo terminal crociere

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