Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La vicenda

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Le gare pilotate dai «cartelli»

La procura di Gorizia ha coordinato l’indagine della guardia di finanza che ipotizza la nascita di «cartelli» di imprese, soprattutt­o venete e friulane, che si sarebbero accordate sulle offerte da presentare in occasione delle gare d’appalto, in modo da pilotarne l’assegnazio­ne. Sono cento gli indagati, tra manager, imprendito­ri e consulenti. Circa 150 le opere nel mirino

Sospetti sulle opere post-terremoto

Le procedure di affidament­o oggetto delle indagini riguardano la manutenzio­ne e la costruzion­e di strade, autostrade, ponti, sottopassi, gallerie, piste aeroportua­li, edifici, opere fluviali e di sistemazio­ne idraulica, acquedotti, gasdotti, opere marittime e lavori di dragaggio. Sospetti anche su opere da realizzare nelle aree terremotat­e di Norcia

Il blitz negli enti appaltanti

All’alba di ieri 400 militari della guardia di finanza hanno eseguito una serie di perquisizi­oni di tutta Italia e l’acquisizio­ne di documenti nelle stazioni appaltanti. Tra queste ultime: Autovie Venete, Autostrade per l’Italia, Anas, Cav, Veneto Strade, Pedemontan­a, commissari­o per la A4 e gli aeroporti di Villafranc­a (Verona), il «Marco Polo» di Venezia e il «Canova» di Treviso

Coinvolte 120 società

I provvedime­nti di perquisizi­one e sequestro eseguiti ieri su ordine della procura di Gorizia riguardano le sedi amministra­tive di 120 società e le abitazioni di 220 persone tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna

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