Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Mantovani, la grinta Toro in C «Il carattere è sempre decisivo»

Discesa di categoria, nessun rimpianto: felice di aiutare questo progetto

- Corrado Ferretto

VICENZA In estate il direttore sportivo del club biancoross­o l’ha acquistato per mettere a servizio del gruppo le sue qualità tecniche e la sua esperienza maturata in tanti campionati di serie A e in società del torneo cadetto.

Andrea Mantovani ha accettato di tornare a Vicenza dove c’era già stato ma a gennaio era stato ceduto al Novara. Mantovani, nato a Torino, è cresciuto giocando al «Filadelfia» con una maglia del Torino addosso. Con la società granata ha militato in tutte le squadre del settore giovanile, acquisendo quello spirito e quella mentalità della società granata per cui in campo si dà tutto e non si molla mai. Domenica scorsa a Trieste è entrato in campo all’inizio del secondo tempo al posto di capitan Bizzotto e ha preso per mano la squadra.

«Il primo tempo non era andato particolar­mente bene – spiega Mantovani – i nostri avversari avevano giocato meglio ed erano andati al riposo meritatame­nte in vantaggio. Nell’intervallo abbiamo parlato con il mister delle situazioni tattiche in cui c’era da migliorare, e nella ripresa è andata meglio. Ci abbiamo sempre creduto di poter pareggiare la partita, e alla fine ci siamo riusciti sfruttando anche un loro calo fisico. Ma la differenza l’ha fatta la nostra determinaz­ione, la convinzion­e di non uscire battuti dal Rocco».

L’ingresso di Mantovani ha contribuit­o a dare più linearità alla manovra della squadra di Colella in quanto il centrale torinese spesso si è incaricato in prima persona di iniziare l’azione offensiva.

«Ho sfruttato le mie caratteris­tiche liberando i nostri centrocamp­isti dal pressing dei mediani della Triestina – sottolinea Mantovani – i nostri avversari si erano un po’ abbassati e di conseguenz­a noi abbiamo potuto alzarci di una ventina di metri. Nel finale quando l’allenatore ha inserito anche la seconda punta abbiamo giocato anche qualche palla lunga e proprio su un’azione che avevamo preparato in campo è nato il gol del pareggio di Arma».

A Trieste il punto conquistat­o è stato importante per stare a contatto con le zone altissime della classifica: «Venivamo da due sconfitte esterne e portare a casa punti nella trasferta contro la formazione che si trovava prima in classifica è stato importante. Finora abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti grazie ad un gruppo unito e compatto composto da giovani interessan­ti e da qualche giocatore esperto». Mantovani è soddisfatt­o della scelta fatta in estate anche se nella sua carriera è la prima volta che gioca in C.

«A Vicenza sono tornato convinto di poter fare bene, completand­o un qualcosa che ho interrotto due anni fa. Il giorno della presentazi­one ho detto che ho ancora l’entusiasmo di un diciottenn­e e a distanza di un paio di mesi lo confermo. Giocare in serie C non è un problema se lo fai in una piazza come Vicenza che della terza serie non ha niente. Inoltre la nuova proprietà mi ha presentato un progetto serio e di conseguenz­a ribadisco che ci sono tutti i presuppost­i per fare bene».

” A Trieste ho sfruttato le mie caratteris­tiche, liberando i nostri centrocamp­isti dalla pressione dei mediani

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In anticipoUn’azione decisa del centrocamp­ista Andrea Mantovani

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