Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

D’Amore vince al Tar e torna in Consiglio

Cambio nella Lista Cicero, via Zezza Bocchese

- G.M.C.

VICENZA Cambio in consiglio comunale. Cinque mesi dopo le elezioni amministra­tive che il 10 giugno hanno portato alla guida di Palazzo Trissino il sindaco, Francesco Rucco, in sala Bernarda si rimescolan­o le carte. Almeno per un posto della lista «Cicero impegno a 360 gradi», dove nella sedia della consiglier­a Loredana Zezza Bocchese, 61 anni, siederà Roberto D’Amore, anche lui di 61 anni, già consiglier­e comunale dal 2003 al 2005 e assessore alla Protezione civile nei tre anni successivi. A stabilirlo sono stati i giudici della terza sezione del Tar (Tribunale amministra­tivo regionale) del Veneto, che hanno accolto il ricorso dello stesso D’Amore, rimasto fuori dal Consiglio per un voto.

Tutto parte dal risultato elettorale, quando la lista «Cicero impegno a 360 gradi» ottiene il 2,35 per cento delle preferenze e si aggiudica un posto in sala Bernarda. L’ordine delle preferenze interne alla lista vede al primo posto Claudio Cicero (275 voti), al secondo Zezza Bocchese (83) e al terzo D’Amore (82), quindi il posto in Consiglio spetta a Cicero, se non fosse che lo stesso consiglier­e è nominato assessore appena pochi giorni dopo il voto, quindi in sala Bernarda siede - come da regolament­o - il secondo in lista, ovvero Zezza Bocchese. D’Amore però non ci sta e presenta ricorso contro l’esito del voto che lo vede di fatto escluso dal Consiglio per un solo voto: «Mi era già successo quindici anni fa - spiega D’Amore - ma in quell’occasione presentai solo un esposto. Stavolta ho deciso di fare ricorso e i giudici mi hanno dato ragione».

In sostanza, il Tar ha verificato che i verbali dell’Ufficio elettorale centrale riportavan­o 3 voti in più a Zezza Bocchese in un seggio (il 109) in cui la stessa candidata, dallo scrutinio di seggio, non aveva ottenuto alcuna preferenza. «Lo scrutinio della sezione elettorale - scrivono i giudici ha primaria rilevanza in caso di discordanz­e con la commission­e». Da qui la sentenza pubblicata ieri, che assegna un posto in Consiglio a Roberto D’Amore e impone al Comune il pagamento di 1.500 euro nei confronti dello stesso neo-consiglier­e. Resta da capire se la consiglier­a uscente presenterà ricorso al Consiglio di Stato, ma su questo fronte Zezza Bocchese preferisce non commentare.

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Entra Roberto D’Amore
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Esce Loredana Zezza Bocchese

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