Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La bellezza nelle fabbriche Le macchine di Olivetti tra mostra, teatro, incontri
di richiamo nazionale. Il Comune e l’Urban center stanno individuando i prossimi luoghi che si prestano a fare da sfondo. Quasi sicuramente saranno altri sottopassi presi di mira dai writer. Nell’elenco figura anche la parete che prosegue a est del sottopasso di via Tabacco. «Abbiamo inoltre ricevuto diverse richieste di privati interessati a recuperare con un murales le pareti del capannone o la cinta muraria dell’abitazione», rileva l’assessore. L’intervento di Ericailcane si aggiunge a quelli di Pixel Pancho che nel retro dell’ex ospedale ha realizzato un originale Pinocchio, e di Koes che ha disegnato un gatto e un pesce in via Portici Lunghi. BASSANO «Adriano Olivetti e la bellezza» non è solo una mostra dedicata alla storia delle macchine da scrivere e delle calcolatrici che hanno segnato un’epoca. L’esposizione che aprirà il prossimo 7 dicembre a palazzo Agostinelli vuole essere un’occasione per allargare l’orizzonte sulla filosofia imprenditoriale di Adriano Olivetti, sintesi di ingegneria e scienze umane.
Ecco perché la rassegna è integrata da seminari e laboratori, percorsi didattici per le scolaresche, le lezioni «olivettiane», l’incontro con Beniamino de’ Liguori, il nipote dell’industriale illuminato, e da uno spettacolo teatrale. Approfondimenti, curiosità e stimoli per diffondere l’attualità del pensiero di Olivetti, al di là dei preziosi ed indispensabili strumenti di lavoro da lui creati. «Vorremmo passasse il concetto di bellezza applicato alla fabbrica, alle attività produttive, alle relazione fra le persone, al miglioramento della qualità della vita che hanno contraddistinto l’operato dell’imprenditore di Ivrea», spiega Lucia Cuman di Stl Design & Tecnologia, cui spetta l’intuizione del progetto che ha trovato l’appoggio dell’amministrazione e del museo civico.
Un’esposizione coinvolgente, che si apre alla città e ai visitatori. Aperta fino al 27 gennaio, abbinerà «la bellezza» delle macchine da scrivere - in mostra le «Lettera 22», le «Valentine», e la storica «M1» progettata e costruita da Camillo, papà di Adriano, nel 1908 - ai moderni strumenti per la comunicazione digitale passando per il primo esempio di personal computer «Progamma 101». Nelle sale dell’Agostinelli anche le proiezione di video originali con le interviste ai dipendenti dell’industria e poi workshop per