Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’ultradestra sfila contro l’aborto Verona blindata
Città blindata e contro-manifestazione della sinistra
VERONA Un corteo e un convegno della Destra a Verona, contro l’aborto. E la sinistra prepara la sua contromanifestazione. Città blindata.
VERONA «Mai come in questo momento storico abbiamo la percezione, anzi la certezza, di prepararci ad un futuro luminoso e e positivo... E dimostreremo che Verona era, è e resterà sempre Vandea d’Europa». Quel «futuro» è già oggi. E, dicono loro, «sarà una giornata memorabile». Loro sono i militanti di Forza Nuova. E quella «dimostrazione» l’hanno coagulata in due momenti. Vuole dare una prova muscolare, la destra oltranzista e conservatrice a Verona. E lo farà con un convegno e un corteo organizzato dal comitato NO194, «riparazione» per la manifestazione che a ottobre ha visto scendere in piazza migliaia di persone che contestavano una mozione antiabortista approvata dal consiglio comunale.
Ma è sul «luminoso» e «positivo» che forse i forzanovisti hanno peccato di ottimismo. Sono state a dir poco travagliate le ultime ore, per quel convegno che per battezzare «Verona Vandea d’Europa» ha chiamato a raduno filo fascisti e ultranazionalisti da mezza Europa. Convegno che solo ieri mattina ha trovato una sede, dopo che il Grand Hotel in cui era programmato ha annullato la prenotazione. A far cambiare idea alla direzione dell’albergo un blitz degli antifascisti. Ventiquattrore e Forza Nuova si è accasata in una sala di Porta Palio, gestita da una delle più antiche associazioni cittadine, quella del «Mutuo Soccorso». Ed è lì che stamattina parleranno del «ritorno alla tradizione» il fondatore di Forza Nuova Roberto Fiore e personaggi come Marian Kotleba, leader del partito Popolare Nostra Slovacchia, che dai suoi adepti ama farsi chiamare «vodca», vale a dire duce. O l’ultranazionalista Damian Kita, portavoce della Marcia dell’Indipendenza in Polonia o il consigliere comunale di Trieste Fabio Tuhiac, uno che ha liquidato i femminicidi come «invenzioni della sinistra».
Ma il vero colpo di reni sarà al pomeriggio. Quando si stringeranno le fila del corteo contro la legge sull’aborto. I pro-vita, capitanati dal presidente del comitato Pietro Guerini, sfileranno sotto l’egida di Forza Nuova e di altre realtà della destra radicale.
L’agognata «riparazione» non ci sarà, perché ai tradizionalisti non è stato permesso calcare tutte le strade su cui hanno manifestato femministe a antifascisti. Off-limits per gli ultraconservatori il quartiere di Veronetta, che oggi si riconfermerà feudo della «Resistenza» con un presidio. Vane le richieste fatte a prefetto e questore da parte di alcuni consiglieri comunali, cittadini e associazioni di evitare i due eventi. «Abbiamo messo delle prescrizioni sul percorso, ma garantiamo il diritto a tutti di manifestare», hanno spiegato. Al presidio antifascista parteciperà anche il fondatore di Possibile, Beppe Civati. «A Verona - ha detto - è in corso una saldatura di ultra conservatori cattolici ed estrema destra, con l’approvazione del ministro Fontana (veronese, ndr). È un laboratorio che si vuole riproporre a livello nazionale». Quella saldatura a Verona in realtà è già avvenuta. E da parecchi anni. Non a caso è stata battezzata la «Vandea d’Europa». E oggi sarà spazzata dall’onda nera.